Gutturnio: il vino rosso frizzante e superiore dei Colli Piacentini

Storia e Origini

Il Gutturnio ha origini che affondano nell’antica Roma. Il nome deriva dalla gutturnia, una coppa usata per servire vino durante i banchetti patrizi. La sua moderna identità nasce dall’unione dei vitigni Barbera e Croatina, coltivati sui colli della provincia di Piacenza. La denominazione DOC è stata riconosciuta già nel 1967, tra le prime in Italia, a conferma della storicità e del prestigio di questo vino. Tradizione e territorio si fondono in un’etichetta che ha saputo evolversi senza perdere le sue radici contadine.

Terroir e Differenze Geografiche

Il Gutturnio è prodotto nei Colli Piacentini, in una fascia collinare che si estende tra i 150 e i 450 metri. Le valli principali – Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure, Val d’Arda – offrono condizioni pedoclimatiche diverse, ma ideali per coltivare uve ricche di acidità, struttura e aromaticità. I suoli sono argilloso-calcarei, ben drenati, e il clima presenta buone escursioni termiche. La versione frizzante valorizza la componente acida e la freschezza, mentre le tipologie Superiore e Riserva mostrano corpo, complessità e capacità di evoluzione.

Descrizione del Vino e Differenziazioni

Il Gutturnio si presenta con un colore rubino brillante, vivace nella versione frizzante, profondo nelle tipologie più mature.

• Il Gutturnio frizzante DOC è fresco, con note di ciliegia, fragola, violetta, e una bollicina delicata che ne amplifica la bevibilità.
• Il Gutturnio Superiore DOC è fermo, più intenso, con sentori di frutta rossa matura, pepe nero, tabacco dolce.
• La Riserva affina più a lungo, regalando note evolute di cuoio, sottobosco, cacao.
• Labase di Barbera (acido e fruttato) e Croatina (colore e tannino) è la chiave dell’equilibrio che rende ogni bottiglia riconoscibile ma mai scontata.