Piemonte
Terra dei mostri sacri del vino
Il Piemonte è una delle regioni vinicole più importanti d'Italia, situata a Nord-Ovest. La Francia e la Svizzera confinano con la regione e le Alpi abbracciano queste terre. La viticoltura esiste in Piemonte fin dall'antichità, ed era praticata dai Liguri-Celtici Taurini prima dei Romani. Su una superficie vitata di circa 42.000 ettari, i viticoltori piemontesi producono oggi circa 2 milioni di ettolitri di vino all'anno. Per saperne di più
Produzione "regale"
È qui che crescono le uve per "Il Re dei Vini e il Vino dei Re": Il Barolo, e ovviamente anche il vicino cugino: Il Barbaresco. Il Piemonte però offre anche molti altri vini tipici, sia rossi che bianchi come la Barbera, la Freisa, il Timorasso e il Cortese.
Il territorio piemontese
La zona vinicola più identificativa sono sicuramente le Langhe. Qui crescono e diventano vini il Nebbiolo, la Barbera e il Dolcetto. Il Barolo è un vino monovitigno ottenuto da uve Nebbiolo, che affascina per il suo connubio tra struttura ed eleganza. Perché un Barolo sia classificato come DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), il vino deve maturare per almeno 38 mesi, di cui 18 in botti di rovere. La regione offre inoltre percorsi turistici incantevoli e molto diversi, soprattutto legati all'enogastronomia.
Clima
Il clima del Piemonte varia notevolmente tra le diverse aree della regione. Nelle zone montuose delle Alpi, gli inverni sono rigidi e nevosi, mentre le estati sono fresche e piovose. Nelle pianure e nelle colline, come nelle Langhe e nel Monferrato, il clima è continentale, caratterizzato da inverni freddi con nebbie persistenti e estati calde e secche. Le precipitazioni sono moderate durante tutto l'anno, con picchi nei mesi primaverili e autunnali, favorendo la viticoltura di qualità.
Composizione del suolo
Il suolo piemontese è estremamente vario, il che contribuisce alla diversità dei vini prodotti nella regione. Nelle Langhe e nel Roero, il terreno è principalmente composto da marne calcaree e argillose, ideali per la coltivazione del Nebbiolo. In altre aree, come il Monferrato, prevalgono terreni argillosi e sabbiosi, che favoriscono varietà come il Barbera e il Grignolino. Questa ricchezza di composizioni geologiche permette al Piemonte di offrire vini dalle caratteristiche organolettiche uniche e complesse.
Viticoltura Sostenibile
Il Piemonte è stato aprifila della viticoltura sostenibile, con consorzi sempre attenti alla tutela e alla promozione del territorio. Sebbene il Piemonte sia più conosciuto per i suoi vini rossi, possiede anche zone vocate per i vitigni a bacca bianca. I vini bianchi più popolari del Piemonte sono il Moscato d'Asti DOCG, il Gavi DOCG, il Roero Arneis DOCG e il Derthona Colli Tortonesi DOC.
Le più note Indicazioni Geografiche Protette del Piemonte (DOC,DOCG):
Barbera D'Asti DOCG
La denominazione di origine Barbera d’Asti DOCG è riservata ai vini delle tipologie Barbera d’Asti e Barbera d’Asti superiore, anche con indicazione delle sottozone: Nizza, Tinella, Colli Astiani o Astiano. I vini devono avere una composizione ampelografica che comprende uve almeno per il 90% provenienti dal vitigno Barbera, mentre per il rimanente 10% possono essere provenienti da vitigni a bacca nera autorizzati alla coltivazione per la regione Piemonte.
Asti DOCG
La denominazione di origine Asti DOCG è riservata ai vini Asti o Asti Spumante, Asti o Asti Spumante Metodo Classico (o metodo tradizionale); Moscato d’Asti; Moscato d’Asti vendemmia tardiva. I vini devono essere ottenuti da uve del vitigno Moscato Bianco (100%).
Colli Tortonesi DOC
Il comprensorio viticolo della denominazione Colli Tortonesi DOC è costituito da trenta comuni collocati nella parte sud est del Piemonte, aventi tutti un denominatore comune: la predisposizione geologica e climatica ad ospitare una viticoltura di elevata qualità. Caratteristica di tutti i vini della Colli Tortonesi DOC è la spiccata sapidità, dovuta ai terreni argillo-marnosi, che trasferiscono alle uve e di conseguenza al vino sali tra questi il litio, dandone caratteristiche uniche. I vini ottenuti, grazie alla loro particolare mineralità, presentano forte predisposizione all’invecchiamento, anche nel caso dei bianchi.
Roero DOCG
La denominazione di origine Roero DOCG è riservata ai vini delle seguenti tipologie: Roero, Roero riserva, Roero Arneis, Roero Arneis spumante. La denominazione Roero DOCG senza altra specificazione è riservata ai vini rossi ottenuti dalle uve del vitigno Nebbiolo per un minimo del 95%; La denominazione Roero Arneis DOCG è riservata al vino bianco ottenuto dalle uve del vitigno Arneis per un minimo del 95%.
Vino Gavi del Piemonte
La denominazione di origine Gavi o Cortese di Gavi DOCG è riservata ai vini bianchi delle seguenti tipologie, tutti ottenuti da uve del vitigno Cortese in purezza: Gavi o Cortese di Gavi tranquillo; Gavi o Cortese di Gavi frizzante; Gavi o Cortese di Gavi spumante; Gavi o Cortese di Gavi Riserva; Gavi o Cortese di Gavi Riserva Spumante metodo classico. La tipologia dei vini Gavi o Cortese di Gavi Riserva DOCG prevede almeno un anno di invecchiamento, di cui sei mesi di affinamento in bottiglia; la tipologia dei vini Gavi o Cortese di Gavi Riserva Spumante metodo classico DOCG prevede almeno due anni di invecchiamento, di cui almeno diciotto mesi di permanenza sui lieviti in bottiglia. La zona geografica del Gavi o Cortese di Gavi DOCG è posta in una fascia prevalentemente collinare, della parte meridionale della provincia di Alessandria, nell’estremo angolo sud orientale del Piemonte
Abbinamenti gastronomici
I vini piemontesi sono rinomati per la loro eleganza e versatilità a tavola. Il Barolo si sposa perfettamente con carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati. Il Barbaresco, più delicato, si abbina splendidamente a piatti di tartufo bianco e funghi. Il Barbera, con la sua acidità vivace, è ideale con piatti di pasta al sugo di carne o piatti tipici piemontesi come il bollito misto. Il dolce Moscato d'Asti, invece, si accosta bene a dessert leggeri e frutta fresca.
Travino FAQ - le domande più frequenti sul vino piemontese
Quanti ettari di vigneto ha il Piemonte?
Su una superficie vitata di circa 42.000 ettari, i viticoltori piemontesi producono oggi circa 2 milioni di ettolitri all'anno.
Quali sono i più famosi vitigni coltivati in Piemonte?
I vitigni più famosi che crescono qui e che diventano vini sono il Nebbiolo, il Barbera e il Dolcetto.
Che cosa significa DOCG/ DOC per i vini?
DOC significa "Denominazione di Origine Controllata", DOCG significa "Denominazione di Origine Controllata e Garantita". Ciò significa che il vino ha una denominazione di origine protetta ed è stato prodotto con controlli di qualità più severi nelle aree di raccolta, vinificazione e imbottigliamento. I requisiti dei vini DOCG sono ancora più severi di quelli dei vini DOC.
Da quanto tempo si coltiva il vino in Piemonte?
La viticoltura esiste in Piemonte fin dall'antichità, ed era praticata dai Liguri-Celtici Taurini prima dei Romani.
Quali vini provengono dal Piemonte?
Il Piemonte è particolarmente noto per il suo famoso vino Barolo. Il Barolo è un vino monovitigno ottenuto dall'uva Nebbiolo, che affascina per il suo connubio tra struttura ed eleganza. È il cosiddetto ""Re dei Vini e il Vino dei Re"".
Con che piatti si abbinano i vini piemontesi?
I vini piemontesi sono rinomati per la loro versatilità, il Barolo si sposa perfettamente con carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati, il Barbaresco si abbina a piatti di tartufo bianco e funghi, il Barbera è ideale con piatti di pasta al sugo di carne o piatti tipici piemontesi come il bollito misto mentre il dolce Moscato d'Asti si accosta bene a dessert leggeri e frutta fresca.
Esperienza positivissima! Fatto i primi tre ordini arrivati nei tempi stimati e confezionati in modo perfetto. Il grande vantaggio è che la spedizione dei vini arriva direttamente dalla cantina. Servizio clienti gentilissimi e risolutivi. Ottimi e Consigliatissimi....
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