Marche: L’eccellenza da scoprire

Già prima della conquista romana, nel III secolo a.C., i Greci e i Piceni producevano vino nelle Marche. Con la conquista romana i vini delle Marche ottennero il riconoscimento che gli spettava, venendo decantati anche da Plinio il Vecchio. Durante il Medioevo, la presenza dei monasteri favorì il tramandarsi delle tradizioni vitivinicole, estendendo il consumo anche alle città.

Tuttavia, a causa degli scarsi collegamenti della regione con il resto del Paese, nel XX secolo le esportazioni erano pressoché nulle e la viticoltura si concentrava su semplici vini da consumo venduti ai locali e ai turisti in visita alla regione. All’inizio degli anni '90 vennero reintrodotti sia  vitigni autoctoni di antica coltivazione, sia vitigni internazionali per soddisfare il mercato estero. 

Oggi, l'intera regione Marche è un'unica zona vitivinicola IGT; presenta inoltre cinque zone DOCG e quindici DOC. In termini di volume di produzione, i vini bianchi rappresentano circa il 60% della produzione totale. I vini bianchi marchigiani, con il loro caratteristico gusto minerale, sono più conosciuti rispetto ai sofisticati vini rossi regionali. Tra questi ultimi, tuttavia, sia i neofiti che gli intenditori possono scoprire alcune speciali prelibatezze. 

I vigneti delle Marche si trovano quasi esclusivamente nella zona collinare, che si estende tra la costa e le montagne al confine occidentale della regione. I pendii favorevoli e il caldo clima mediterraneo creano condizioni ottimali per il vino. I terreni sono per lo più argillosi e forniscono quindi una buona irrigazione alle viti. Occasionalmente, tuttavia, si trovano anche vigneti su terreni sabbiosi e vicino alla costa. I vitigni più importanti della regione sono il Verdicchio, il Sangiovese, il Montepulciano e il Merlot. 

Tuttavia, esistono più di 200 varietà di vitigni censiti nelle Marche: un vero tesoro da scoprire. 

Travino FAQ - le domande più frequenti sulle Marche

Quanti ettari di vigneti ci sono nelle Marche?

Ad oggi la regione produce circa 660.000 ettolitri da 15.000 ettari di vigneti. 

Quali sono i vitigni coltivati nelle Marche? 

Verdicchio, Sangiovese, Montepulciano e Merlot sono considerati i vitigni più importanti della regione. Tuttavia, se volete davvero conoscere i vini marchigiani, non dovreste limitarvi a questi. 

Cosa significa DOCG/DOC per i vini?

I vini DOC "Denominazione di Origine Controllata", sono prodotti in una zona geografica ben precisa e devono rispondere a chiare caratteristiche fissate all’interno dei disciplinari. Quest’ultimo stabilisce i criteri legati a produzione, raccolta, vinificazione e imbottigliamento. I disciplinari DOCG ( Denominazione di Origine Controllata e Garantita) sottopongono i vini a criteri più rigidi. Solitamente questo riconoscimento viene attribuito esclusivamente ai vini DOC di particolare pregio. 

Da quanto tempo si coltiva il vino nelle Marche? 

Già prima della conquista romana, nel III secolo a.C., i greci e gli etruschi coltivavano il vino nelle Marche.