Lazio: I vini dei romani 

La tradizione vitivinicola del Lazio risale a tempi antichissimi, quando la zona era un crocevia tra le influenze etrusche e quelle greche. Sicuramente l’Impero Romano diede grande impulso alla coltivazione della vite, la maggior parte del vino prodotto veniva utilizzato per rifornire Roma che nell'antichità era di gran lunga la più grande metropoli d'Europa. Con l’avvento del Medioevo la tradizione vitivinicola fu mantenuta dai monaci prima e incentivata dai papi che promuoverono vari scritti sull’argomento.

Una delle caratteristiche più rilevanti per la storia della viticoltura laziale è la preponderante produzione vinicola a livello familiare destinata all’autoconsumo. Questo trend con l’avvento della modernizzazione si è invertito e, dopo la nascita delle cantine sociali, si è assistita ad una sensibilità maggiore verso la qualità delle uve prodotte. Ad oggi i vini a denominazione rappresentano circa il 70% della produzione totale del Lazio La maggior parte della superficie coltivata è dedicata ai vini bianchi, per i quali la regione è giustamente rinomata anche a livello internazionale. Tuttavia, il Lazio offre anche alcuni vini rossi eleganti e armoniosi che meritano un approfondimento.

Una delle principali caratteristiche della regione vitivinicola del Lazio è il suo terreno fertile di roccia vulcanica e tufo, occasionalmente mescolato con terriccio umido o sabbia vicino alla costa. Le uve coltivate in questa zona sono inoltre interessate dal clima secco e caldo vicino al mare. Più all'interno, il clima diventa più umido e fresco, dando vita a un'ampia gamma di sapori. I vitigni più importanti del Lazio sono la Malvasia, il Trebbiano e il Sangiovese. Tuttavia, gli amanti del vino che hanno voglia di esplorare possono scoprire molte altre prelibatezze in questa regione, potendo scegliere sia dai vitigni internazionali sia da quelli autoctoni da riscoprire.

Travino FAQ - le domande più frequenti sul Lazio

Quanti ettari di vigneti ha il Lazio?

Il Lazio offre ogni anno circa 1,3 milioni di ettolitri di vino che provengono da 15.200 ettari di vigneto. 

Quali sono i vitigni coltivati nel Lazio?

I vitigni più importanti del Lazio sono il Malvasia, il Trebbiano e il Sangiovese. Tuttavia, gli amanti del vino che hanno voglia di esplorare possono scoprire molte altre varietà in questa regione, dove non c'è quasi luogo in cui non si coltivi il vino. 

Cosa significa DOCG/DOC per i vini?

I vini DOC "Denominazione di Origine Controllata", sono prodotti in una zona geografica ben precisa e devono rispondere a chiare caratteristiche fissate all’interno dei disciplinari. Quest’ultimo stabilisce i criteri legati a produzione, raccolta, vinificazione e imbottigliamento. I disciplinari DOCG ( Denominazione di Origine Controllata e Garantita) sottopongono i vini a criteri più rigidi. Solitamente questo riconoscimento viene attribuito esclusivamente ai vini DOC di particolare pregio.

Da quanto tempo si coltiva il vino nel Lazio? 

La tradizione vitivinicola del Lazio risale a tempi antichissimi, quando la zona era un crocevia tra le influenze etrusche e quelle greche. 

Qual è il clima del Lazio? 

Il Lazio è caratterizzato da un clima secco e caldo vicino al mare. Più all'interno, il clima diventa più umido e fresco, dando origine a un'ampia gamma di sapori nei vini.