Pinot Grigio 

Storia e origine del Pinot

Il Pinot Grigio è apparso in Francia già nel Medioevo con il nome di Fromenteau. Attraverso la Borgogna, il Pinot Grigio ha infine raggiunto l'Italia dove un produttore piemontese lo introdusse nel 1820. In Austria, il Pinot Grigio è conosciuto anche come Ruländer. Altre regioni di coltivazione del Pinot Grigio sono l'Australia, il Sud America e il Sudafrica.  Il Pinot Grigio produce solitamente vini poco acidi, finemente fruttati, corposi e ricchi di estratto. Il Pinot Grigio deve il suo nome alla colorazione grigio-blu degli acini durante la maturazione sulla vite. Fa parte di una grande famiglia di vitigni della Borgogna, probabilmente originati da una mutazione del Pinot Nero. Il colore del Pinot Grigio varia dal rosso al bluastro al grigiastro a seconda del grado di maturazione e viene definito ramato, si tratta infatti dell’unico vitigno a bacca grigia. Solitamente questo vitigno viene vinificato in bianco ma sia in Alsazia che in Friuli viene spesso utilizzata la pratica della macerazione, che oltre alla colorazione aranciata dona al vino complesse note fruttate e floreali. 

Sebbene quest’uvaggio abbia origini Borgognotte, il suo areale d’elezione in Francia è sicuramente l’Alsazia. In questa regione vengono prodotti importanti e complessi Pinot Grigi bianchi e macerati, oltre che ai famosi “Vendages tardives” e “Selection de grains nobles”, che altro non sono che strutturati passiti botritizzati dall’intenso bouquet aromatico.

Produzione

Questa varietà è molto diffusa nel nostro paese, che risulta essere il paese con il maggior numero di ettari vitati. Date la sua predilezione per i climi freschi, è coltivato quasi esclusivamente nel Nord Italia. Le regioni dove è riuscito ad imporsi maggiormente, sono il Friuli Venezia Giulia e l'Alto Adige, dove rappresenta rispettivamente il 25% e l’11% della produzione regionale. In Friuli si trova il Pinot Grigio delle regioni protette Friuli Colli Orientali DOC, Friuli DOC, Friuli Isonzo DOC e Friuli Aquileia DOC.

Pinot nel Veneto

Anche nel Veneto questa varietà ha preso piede negli ultimi decenni, al punto da vedersi istituire una denominazione apposita chiamata Pinot Grigio delle Venezie DOC. Questa denominazione copre circa 79.000 ettari di vigneti. La regione si estende dai piedi delle Alpi sul Lago di Garda fino al confine con il Friuli a nord-est. Confina con l'Austria e termina a sud con la costa adriatica vicino a Venezia. A nord e a ovest, la regione confina con l'Alto Adige e la Lombardia, a est con il Friuli-Venezia Giulia e a sud con l'Emilia-Romagna. 

Pinot Grigio al calice 

Questa varietà vinificata in bianco dà origine a vini dal colore che varia dal giallo verdolino al giallo paglierino. Al naso invece prevalgono notte di frutta bianca come mela, pera e pesca corredato da intensi sentori floreali di biancospino ginestra e acacia. Al palato invece è caratterizzato da un’ importante struttura e da una medio-bassa acidità che dona a questi vini un’ apprezzabile morbidezza.

Quando invece viene utilizzata la tecnica macerativa invece i vini vertono verso tonalità ramate e aranciate. al naso presenta note di frutta matura, come albicocca, lamponi e ciliegia, emergono inoltre profumi speziati. Al palato invece viene ancor di più risaltata la morbidezza e l’eleganza tipiche di questa varietà. 

Pinot Grigio a tavola

Il Pinot Grigio vinificato in bianco è ottimo in abbinamento a formaggi freschi e di media stagionatura come mozzarella di Bufala, Burrata, Caciocavallo o Scamorza affumicata. 
Questo vino può inoltre accompagnare piatti a base di pesce, come tonno, salmone e crostacei.
Il più elaborato Pinot Grigio macerato è perfetto invece se abbinato a formaggi erborinati come il bleu d’Aurvegne o il Gorgonzola. la sua morbidezza è ideale inoltre per accompagnare piatti di pesce conditi con salsa di soia, come il sushi.