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Vino italiano: Un Patrimonio di Storia e Qualità

Il piacere mediterraneo

L'Italia è il maggior produttore di vino a livello mondiale, con quasi 50 milioni di ettolitri prodotti su quasi 700 mila ettari. Il 44% di questo è esportato in tutto il mondo. Si produce circa il 60% del vino rosso italiano e circa il 40% del vino bianco italiano.  Per saperne di più

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Vitigni principali

I vitigni più importanti includono grandi nomi internazionali come il Cabernet Sauvignon, lo Chardonnay e il Merlot, oltre ai vitigni autoctoni italiani BarberaMontepulcianoNebbioloSangioveseVerdicchioTrebbiano e molti altri. In totale, in tutta Italia si coltivano circa 500 vitigni diversi.

Storia della viticoltura

La viticoltura esiste in Italia da oltre 3.000 anni. È stata diffusa dai Greci e successivamente dai Romani. Le condizioni geografiche e climatiche ottimali hanno sempre favorito la viticoltura. Il clima è plasmato dal Mar Mediterraneo, ma anche dagli influssi dei grandi laghi come il Lago di Garda, e dalle Alpi e dagli Appennini. Ogni regione ha il proprio clima e microclimi differenti, questo fa sì che si possano produrre vini di qualsiasi tipo. 

Classificazione dei vini

La classificazione dei vini consiste nel mettere insieme una serie di regole imposte da un "Disciplinare" che stabilisce quali vitigni e in che proporzione possono essere utilizzati per produrre un determinato vino. Parte fondamentale è costituita dal territorio, che determina le zone di produzione più vocate, e le regole di produzione delle uve.

I vini italiani si suddividono in 4 categorie: vini da tavola, vini I.G.T., vini D.O.C. e vini D.O.C.G.

Vini da tavola 

Sono vini che non hanno alcuna indicazione geografica e in tal senso possono essere prodotti anche con uve prodotte in zone di produzione diverse. Ovviamente, essendo privi di una chiara identità, rientrano nella genericità produttiva che, tuttavia, non è sinonimo di bassa qualità. In etichetta non è possibile indicare i vitigni con i quali sono prodotti, né tantomeno l'annata. Possono essere immessi al consumo sfusi, in damigiane o in vari tipi di contenitori. 

Vini I.G.T. 

"Indicazione Geografica Tipica": sono vini caratterizzati dall'indicazione geografica dell'area produttiva e devono essere ottenuti da uve raccolte nella zona menzionata per almeno l'85%. In etichetta i vitigni possono essere menzionati ma non è obbligatorio. Possono essere immessi al consumo sfusi o in damigiana. 

Vini D.O.C. 

"Denominazione di Origine Controllata": sono vini prodotti in vigneti iscritti all'albo di una zona ben definita e, in tal senso, è stabilita una resa di produzione per ettaro, i vitigni impiegati, il grado alcolico e l'affinamento. Prima di essere messo in commercio, un vino DOC deve essere sottoposto ad un'analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico esperto dalle Camere di Commercio. In genere vengono confezionati in bottiglia, ma possono essere venduti anche sfusi o in damigiane. 

Vini D.O.C.G. 

"Denominazione di Origine Controllata e Garantita": sono vini di qualità superiore rispetto ai vini D.O.C., in quanto sottoposti a rigidi disciplinari. Prima dell'imbottigliamento vengono sottoposti ad un'analisi chimico-fisica e ad una degustazione. Successivamente, sulle bottiglie, potranno essere apposte delle "fascette" di stato in carta, applicate sul collo delle bottiglie o sul tappo. Un vino potrà essere riconosciuto D.O.C.G. solo dopo aver ottenuto almeno per 5 anni consecutivi il riconoscimento di vino D.O.C.