Bolgheri 

Storia e origine 

Il Bolgheri DOC è una denominazione relativamente giovane nel panorama vinicolo italiano, ma la sua storia è già ricca di successi. L'origine di questo territorio come area vinicola di prestigio risale agli anni '40 e '50, quando il Marchese Mario Incisa della Rocchetta decise di piantare varietà bordolesi, come il Cabernet Sauvignon, nella tenuta Tenuta San Guido. Ispirato dai vini di Bordeaux e dalle somiglianze tra il terreno toscano e quello francese, Incisa della Rocchetta creò il vino che sarebbe diventato il famoso Sassicaia. Questo vino, inizialmente un progetto privato, venne commercializzato nel 1968 e divenne presto un punto di riferimento per i Super Tuscan, vini che sfidavano le regole tradizionali italiane per la produzione vinicola​. Nel 1994, la zona ottenne il riconoscimento ufficiale della DOC (Denominazione di Origine Controllata), che sancì la qualità dei vini prodotti nella regione. Nel 2013, il Sassicaia ottenne una propria sottozona DOC, diventando l'unico vino in Italia a possedere una denominazione esclusiva​. 

Terroir 

Il terroir di Bolgheri è unico grazie alla combinazione di fattori geografici e climatici. Situato nella Maremma toscana, vicino alla costa del Mar Tirreno, Bolgheri beneficia di un microclima moderato dalle brezze marine che aiutano a mantenere le viti sane e proteggono da malattie fungine. Le colline circostanti, le Colline Metallifere, offrono una protezione naturale e contribuiscono a creare una varietà di terreni con componenti sabbiose, argillose e calcaree, che ospitano le radici delle viti in profondità. Questi fattori conferiscono ai vini una struttura complessa e un'elegante freschezza, che si esprime particolarmente nei rossi di Bolgheri​. Il terreno, di origine marina e alluvionale, è arricchito da fossili e piccole conchiglie, che testimoniano l'antica presenza del mare e contribuiscono a una mineralità distintiva. La variabilità dei terreni consente la coltivazione di diverse varietà di uve, con una particolare attenzione ai vitigni bordolesi, come Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc, che hanno trovato a Bolgheri il loro habitat ideale. 

Caratteristiche sensoriali 

I vini rossi di Bolgheri sono noti per la loro straordinaria complessità ed eleganza. Al calice, presentano un colore intenso e profondo, mentre al naso offrono un bouquet ricco di frutti neri maturi, come mora e prugna, accompagnato da note di spezie, tabacco e erbe aromatiche. Il palato è strutturato, con tannini setosi ma potenti, che conferiscono al vino una lunga persistenza e una grande capacità di invecchiamento. Le influenze marine, combinate con l’uso moderato di barrique francesi, aggiungono un tocco di freschezza e mineralità che bilancia la ricchezza del frutto​. I Bolgheri Superiore, che richiedono almeno due anni di invecchiamento, offrono una versione ancora più complessa e profonda, destinata a evolversi in bottiglia per decenni​. 

Il Bolgheri in cucina 

I vini di Bolgheri, soprattutto i rossi corposi, si prestano a essere abbinati con piatti ricchi e saporiti. Grazie alla loro struttura tannica e alla complessità aromatica, si sposano perfettamente con carni alla griglia, brasati e selvaggina. In particolare, vini come il Sassicaia e l'Ornellaia sono ideali per accompagnare un bistecca alla fiorentina o un arrosto di manzo. I rossi di Bolgheri si abbinano inoltre con formaggi stagionati e piatti a base di funghi, mentre i bianchi della zona, principalmente a base di Vermentino, sono ottimi con pesce alla griglia e cucina mediterranea leggera. In conclusione, il Bolgheri DOC rappresenta un equilibrio perfetto tra innovazione e tradizione, offrendo vini che riflettono l'unicità del territorio toscano, ma con un respiro internazionale, grazie all'influenza dei vitigni bordolesi.