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Vini Campani: eccellenza tra vitigni autoctoni e terroir

Vini della Campania DOCG e autoctoni: storia e tradizione vitivinicola

La Campania è una delle regioni italiane più ricche di storia vitivinicola, con vini campani che raccontano millenni di tradizione. Dai vini bianchi campani minerali ai vini rossi campani strutturati, ogni bottiglia esprime l’unicità di un territorio variegato e affascinante. Se cerchi vini della Campania DOCG, capaci di sorprendere per autenticità, complessità e versatilità gastronomica, questi sono una scelta ideale. Con denominazioni prestigiose come Taurasi, Greco di Tufo e Fiano di Avellino, la regione offre un patrimonio enologico di altissimo valore. Per saperne di più

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Vino Campania: origini antiche e identità territoriale

La viticoltura campana affonda le sue radici nell'antichità, con testimonianze che risalgono all'VIII secolo a.C., quando i Greci introdussero la coltivazione della vite nella regione. Successivamente, gli Etruschi e i Romani contribuirono allo sviluppo delle tecniche di produzione, rendendo i vini campani famosi in tutto l'impero. Il Falerno, in particolare, era uno dei vini più pregiati della Campania. Durante il Medioevo, la produzione vinicola calò, ma nel XVI secolo tornò a fiorire, grazie anche alle lodi di Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III, che esaltava vini napoletani famosi come il Greco di Somma e il Coda di Volpe. Dopo il colpo della fillossera nel XIX secolo, il XX ha visto la rinascita del vino campano, che oggi gode di riconoscimenti nazionali e internazionali.

Territori e vitigni autoctoni campani: un terroir unico in Italia

La Campania vanta una straordinaria varietà di terroir, che conferiscono ai suoi vini caratteristiche inconfondibili. Le zone costiere, come la Costiera Amalfitana, l'Isola di Ischia e i Campi Flegrei, favoriscono la produzione di vini bianchi campani freschi e minerali. Le aree interne come l'Irpinia e il Sannio Beneventano, offrono un clima più rigido, ideale per i vini rossi campani strutturati. La regione ospita suoli vulcanici, argillosi e calcarei, perfetti per vitigni autoctoni come Aglianico, Falanghina, Piedirosso, Greco e Fiano. Ne derivano vini DOC e DOCG campani che spaziano da etichette giovani a vini da invecchiamento, con punte di eccellenza come il Taurasi DOCG e il Fiano di Avellino DOCG.

Vini tipici della Campania: caratteristiche e denominazioni di qualità

I vini tipici campani si distinguono per autenticità e forte legame con il territorio.

  • Falanghina del Sannio: fresca, floreale, ottima con piatti di mare.
  • Greco di Tufo DOCG: complesso e sapido, ideale per piatti strutturati.
  • Fiano di Avellino DOCG: profumi di miele e nocciola, eccellente anche dopo anni.
  • Aglianico campano: struttura, tannino e longevità; base del Taurasi DOCG.
  • Piedirosso campano: rosso fruttato, perfetto per la cucina napoletana.

Questi vini rientrano nelle denominazioni DOP, DOC, DOCG e IGT Campania, e rappresentano il meglio della produzione vinicola del Sud Italia.

Abbinamenti gastronomici con i vini campani

La cucina campana trova nei suoi vini alleati perfetti. Alcuni esempi:

  • Mozzarella di Bufala Campana DOP con Falanghina campana.
  • Spaghetti alle vongole con Greco di Tufo DOCG.
  • Pizza Margherita napoletana con Piedirosso o Lacryma Christi rosso.
  • Ragù napoletano con un intenso Taurasi DOCG.
  • Pastiera napoletana con Fiano di Avellino o bianco campano pregiato.

Travino FAQ - le domande più frequenti sul vino campano

Quali sono le principali denominazioni dei vini campani?
La Campania vanta 4 DOCG: Taurasi, Aglianico del Taburno, Fiano di Avellino e Greco di Tufo. A queste si aggiungono diverse DOC e IGP che valorizzano le specificità territoriali.

Che differenza c’è tra un vino campano DOCG e uno IGP?
I vini DOCG seguono regole più severe e rappresentano l’eccellenza qualitativa. Gli IGP offrono maggiore flessibilità, pur mantenendo un legame forte con il territorio.

Quali sono i vitigni autoctoni più rappresentativi della Campania?
Tra i più noti ci sono Aglianico, Piedirosso, Greco, Fiano e Falanghina, ognuno con profili aromatici distintivi e grande tipicità.

Con quali piatti si abbinano i vini campani?
Aglianico con carni e ragù, Falanghina con piatti di mare, Piedirosso con formaggi e salumi: i vini campani si abbinano perfettamente alla cucina mediterranea.

Come si conservano al meglio i vini campani?
Conservali in un ambiente fresco, buio e stabile, con temperatura tra 10°C e 15°C e buona umidità, lontano da fonti di calore e vibrazioni.

I vini campani sono adatti per occasioni speciali?
Sì, soprattutto i rossi strutturati come il Taurasi o i bianchi eleganti come il Fiano sono ideali per cene importanti e momenti da celebrare.

Quali sono le caratteristiche distintive dei vini campani?
Mineralità, freschezza e intensità aromatica sono tratti comuni, grazie ai suoli vulcanici e al clima mite che caratterizzano la regione.

I vini campani si prestano all’invecchiamento?
Alcuni, come il Taurasi o il Greco di Tufo, migliorano con il tempo, sviluppando complessità e profondità sia al naso che al palato.

Qual è la differenza tra un vino campano fermo e uno spumante?
I vini fermi non presentano bollicine, mentre gli spumanti, come l’Asprinio, sono vivaci e ideali per aperitivi o brindisi.

Dove posso acquistare online una selezione di vini campani?
Scopri la selezione curata di vini campani su Travino.it: eccellenze locali pronte per essere degustate comodamente a casa tua.