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Filari di vigneto Gavi sulle colline piemontesi al tramonto

Gavi DOCG: il bianco piemontese che conquista

Un’eccellenza italiana: il Gavi DOCG tra eleganza e autenticità

Il Gavi DOCG è tra le massime espressioni dei vini bianchi italiani, apprezzato per freschezza, mineralità e carattere. Prodotto da uve Cortese di Gavi coltivate in undici comuni dell’Alessandrino, riflette il legame storico con il Piemonte e l’influenza aromatica delle colline liguri. Perfetto per chi ama i vini bianchi secchi ma eleganti, il Gavi DOCG unisce stile raffinato e bevibilità. Per saperne di più

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Le origini del Gavi: tra storia e riconoscimenti

Il vitigno Cortese è menzionato nei documenti ufficiali già nel 1659, ma la sua presenza sulle colline di Gavi risale al primo millennio, testimoniando una tradizione vinicola millenaria. Nel corso dei secoli, questo vino ha mantenuto una forte connessione con il suo territorio, affermandosi come un pilastro della produzione enologica piemontese. Nel 1974 ottenne la denominazione DOC, e nel 1998 venne ufficialmente riconosciuto come Gavi DOCG, garanzia di qualità e controllo.

Il Consorzio Tutela del Gavi, istituito nel 1993, ha avuto un ruolo fondamentale nella protezione del disciplinare produttivo, promuovendo uno standard qualitativo elevato. Grazie al lavoro di cantine storiche come La Scolca, pioniera nella valorizzazione del Cortese, il Gavi ha varcato i confini italiani, diventando sinonimo di vino bianco piemontese di classe internazionale, apprezzato sia per la sua versatilità che per la capacità di esprimere il terroir con eleganza.

Terroir e zone del Gavi: il carattere nasce nel suolo

La denominazione Gavi DOCG si sviluppa in una fascia collinare compresa tra i 150 e i 450 metri s.l.m., in un contesto geologico estremamente vario. I suoli si distinguono per la loro composizione calcarea, marnosa e sabbiosa, che influenza fortemente la struttura e l’impronta aromatica del vino. L’interazione tra altitudine, composizione del terreno ed esposizione al sole permette di ottenere vini dal profilo aromatico nitido e con una spiccata sapidità minerale.

Il clima temperato è mitigato dalle brezze provenienti dalla vicina Liguria, contribuendo a una perfetta maturazione delle uve Cortese. Inoltre, le escursioni termiche tra giorno e notte esaltano l’acidità e l’intensità aromatica. L’unicità del vino Gavi risiede proprio nella varietà dei suoi micro-terroir:

  • Suoli calcarei e gessosi (es. Rovereto): struttura intensa e marcata mineralità
  • Marne argillose centrali: equilibrio elegante tra frutto e freschezza
  • Terre rosse di pianura: profili floreali e aromatici più delicati

Queste specificità geografiche fanno sì che ogni Cortese di Gavi DOCG rappresenti un’interpretazione unica del territorio, esprimendo finezza e complessità in bottiglia.

Caratteristiche del Gavi DOCG: tra purezza e stile

Il Gavi DOCG si presenta con un colore giallo paglierino luminoso, spesso con riflessi verdolini nei vini più giovani. Al naso offre un bouquet fine ed elegante, in cui emergono fiori bianchi, scorze di agrumi, mela verde e leggere note di mandorla e pietra focaia, segno distintivo del terroir di origine.

In bocca il vino si distingue per una freschezza spiccata, accompagnata da una sapidità marcata e da un corpo medio, ben equilibrato. Il finale è lungo, persistente e minerale, con una nota retrolfattiva pulita e coerente. Le versioni Riserva o quelle affinate su fecce fini in acciaio mostrano maggiore struttura, complessità evolutiva e un interessante potenziale di invecchiamento, mantenendo comunque la tipica bevibilità e scorrevolezza che rendono questo bianco così amato anche dai palati più esigenti.

Gavi DOCG a tavola: versatilità e abbinamenti

La versatilità del vino Gavi DOCG lo rende uno degli alleati migliori in cucina. Grazie al suo equilibrio tra acidità e aromaticità, si abbina con disinvoltura sia a preparazioni semplici che a piatti più elaborati. È perfetto come aperitivo, ma sorprende anche in abbinamento con cucine esotiche e piatti speziati, mantenendo sempre una presenza discreta e raffinata nel calice.

Idee per il servizio e abbinamenti:

  • Antipasti di mare: crudi, crostacei, insalate di mare
  • Carpacci di tonno, salmone, sushi e sashimi
  • Risotti alle verdure, alle erbette o con frutti di mare
  • Secondi piatti di pesce bianco: branzino, rombo, sogliola
  • Molluschi e crostacei: ostriche, gamberi, capesante
  • Formaggi freschi: robiola, caprino, stracchino
  • Piatti della cucina ligure e orientale leggera (pad thai, tempura vegetale)

Servire a 10–12 °C, leggermente più fresco se in versione giovane o spumantizzata. La sua bevibilità lo rende perfetto anche per pasti lunghi o cene conviviali all’aperto.

Curiosità: perché “Gavi di Gavi” è così ricercato?

Forse ti sei chiesto perché alcune etichette riportano la dicitura “Gavi di Gavi”. Si tratta di bottiglie prodotte esclusivamente nel comune di Gavi, cuore storico della denominazione. Questa zona è da sempre considerata la più vocata alla produzione del Cortese, con esposizioni e suoli ottimali che esaltano la finezza e la longevità del vino. Per molti appassionati, è la versione “cru” del Gavi — l’essenza più pura di questo grande bianco piemontese.

Travino FAQ - le domande più frequenti sul Gavi

Che tipo di vino è il Gavi?
Il Gavi è un vino bianco secco italiano prodotto con uva Cortese, caratterizzato da freschezza, sapidità e intensi profumi agrumati e floreali. Perfetto per chi cerca eleganza e tensione minerale.

Quali sono le caratteristiche organolettiche del Gavi DOCG?
Si presenta con colore giallo paglierino dai riflessi verdognoli; al naso spiccano note di fiori bianchi, agrumi, mela verde e mineralità. Al palato mantiene buona acidità, equilibrio e un finale persistente e pulito.

Dove si produce il Gavi?
La produzione avviene in Piemonte, nella zona di Gavi (Alessandria), su undici comuni collinari con suoli calcarei, argillosi e sabbiosi, influenzati dalle brezze marine della Liguria.

Il Gavi è un vino DOCG?
Sì, il Gavi è una denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) riconosciuta dal 1998, che attesta la qualità e la tradizione del vitigno Cortese.

Quando è meglio servire il Gavi e a quale temperatura?
Si consiglia di servirlo a 10–12 °C. È ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce, crostacei, verdure grigliate e formaggi freschi.

Per quali occasioni è indicato un Gavi?
Grazie alla sua versatilità è perfetto per aperitivi raffinati, pranzi a base di pesce o serate eleganti, ma anche per piatti vegetariani e formaggi morbidi.

Come si conserva al meglio una bottiglia di Gavi aperta?
Richiudila con il suo tappo originale e conservala in frigorifero. Meglio consumarla entro 2‑3 giorni per mantenere freschezza e aromi.

Che differenze ci sono tra Gavi classico e Gavi Riserva?
Il Gavi Riserva, affinato più a lungo o su fecce fini, offre struttura e longevità maggiori, pur mantenendo pulizia e piacevolezza; il classico è più immediato e bevibile.

Con cosa abbino il Gavi a tavola?
Si abbina a crudi di mare, risotti di pesce, piatti a base di crostacei, insalate di mare, verdure gratinate e formaggi freschi come caprino e robiola.

Perché scegliere un Gavi su Travino?
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