Montefalco: Il cuore pulsante dell’Umbria del vino
Nel cuore verde dell’Umbria, tra le dolci colline che circondano il borgo medievale di Montefalco, nasce uno dei vini più iconici della regione: il Montefalco Sagrantino DOCG. Questo vitigno autoctono, noto per la sua straordinaria struttura e capacità di invecchiamento, ha reso Montefalco una delle zone vinicole più prestigiose d'Italia. Oltre al Sagrantino, il territorio offre anche il Montefalco Rosso DOC, un blend elegante che esprime al meglio l’equilibrio tra tradizione e modernità. Per saperne di più
Storia e origine
La viticoltura a Montefalco ha origini antichissime, risalenti all’epoca romana, ma è nel Medioevo che il Sagrantino inizia a distinguersi come vino di grande pregio, grazie anche alla coltivazione nei conventi francescani. Il vitigno veniva tradizionalmente vinificato in versione passita, destinata alle celebrazioni religiose. Solo nel XX secolo il Montefalco Sagrantino ha acquisito la sua forma moderna di vino rosso secco, ottenendo nel 1992 la DOCG. Oggi, grazie al lavoro di produttori appassionati, il Montefalco Sagrantino si è affermato a livello internazionale come uno dei rossi più potenti e longevi d’Italia.
Terroir
Montefalco gode di un terroir ideale per la coltivazione della vite. Situata nel cuore dell’Umbria, la zona si estende su dolci colline tra i 200 e i 500 metri di altitudine. I suoli sono prevalentemente argillosi e calcarei, con una buona presenza di scheletro, che favorisce il drenaggio e conferisce ai vini un’impronta minerale. Il clima è continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde e asciutte, ma mitigato dalle brezze provenienti dagli Appennini, che garantiscono una perfetta maturazione delle uve. Queste condizioni consentono al Sagrantino di sviluppare il suo caratteristico profilo tannico e aromatico, rendendolo un vino di straordinaria struttura e longevità.
Caratteristiche sensoriali
Il Montefalco Sagrantino DOCG è un vino potente e complesso. Al naso si apre con intensi aromi di frutti neri maturi, mora e prugna, seguiti da note speziate di pepe nero, tabacco e cuoio, con eleganti sfumature balsamiche. In bocca è strutturato, con tannini robusti e un’acidità vibrante che ne sostiene l’evoluzione nel tempo. Grazie alla sua capacità di invecchiamento, il Montefalco Sagrantino può affinarsi per decenni, sviluppando note terziarie di cacao, caffè e sottobosco. Il Montefalco Rosso DOC, invece, è un vino più accessibile, ottenuto da un blend di Sangiovese (60-70%) e Sagrantino (10-15%), con l’aggiunta di Merlot o Cabernet Sauvignon. Al naso emergono sentori di ciliegia, amarena e spezie dolci, con una piacevole nota floreale. In bocca è equilibrato, con tannini vellutati e un finale persistente, ideale per un consumo più giovane rispetto al Sagrantino in purezza. Infine, il Montefalco Sagrantino Passito DOCG è la versione dolce tradizionale, ottenuta da uve appassite per almeno due mesi. Il risultato è un vino affascinante, con aromi di fichi secchi, miele e cioccolato, perfetto per accompagnare dolci a base di frutta secca e formaggi erborinati.
Il Montefalco al calice
Grazie alla sua struttura e complessità, il Montefalco Sagrantino DOCG si abbina perfettamente a piatti ricchi e saporiti. È il compagno ideale di carni rosse alla brace, brasati, selvaggina e formaggi stagionati, come il Pecorino umbro. Il Montefalco Rosso DOC, più morbido ed elegante, si sposa bene con paste al ragù, arrosti di maiale e piatti umbri tradizionali, come la porchetta e le zuppe di legumi. Il Montefalco Sagrantino Passito, con la sua dolcezza equilibrata, è perfetto per accompagnare biscotti secchi, crostate di frutta e cioccolato fondente, ma può sorprendere anche con formaggi stagionati e saporiti. Un’eccellenza umbra da scoprire Montefalco rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, offrendo vini di grande personalità e carattere. Il Sagrantino, con la sua struttura imponente, è un vino da meditazione e da lungo invecchiamento, mentre il Montefalco Rosso è un’elegante espressione della ricchezza del territorio. Chiunque voglia immergersi nella cultura vinicola dell’Umbria non può che iniziare il suo viaggio da Montefalco, un piccolo borgo con una grande storia nel calice.
Travino FAQ - le domande più frequenti sul Montefalco
Cos'è il Montefalco Sagrantino DOCG?
Il Montefalco Sagrantino DOCG è un vino rosso prodotto esclusivamente con il vitigno autoctono Sagrantino. È noto per la sua straordinaria struttura, i tannini potenti e la grande capacità di invecchiamento, che lo rendono uno dei vini più longevi d’Italia.
Qual è la differenza tra Montefalco Sagrantino DOCG e Montefalco Rosso DOC?
Il Montefalco Sagrantino DOCG è un vino ottenuto al 100% da uve Sagrantino, con una struttura robusta e grande longevità. Il Montefalco Rosso DOC, invece, è un blend di Sangiovese (60-70%) e Sagrantino (10-15%), con possibili aggiunte di Merlot o Cabernet Sauvignon, risultando più morbido ed equilibrato.
Quali sono le caratteristiche sensoriali del Montefalco Sagrantino DOCG?
È un vino complesso e intenso, con aromi di frutti neri maturi (mora, prugna), spezie (pepe nero, tabacco, cuoio) e note balsamiche. Al palato è potente, con tannini robusti e un’acidità vibrante che lo rende perfetto per un lungo invecchiamento.
Qual è la storia del Montefalco Sagrantino? A.Le origini del Sagrantino risalgono all’epoca romana, ma nel Medioevo il vitigno si diffonde nei conventi francescani, dove viene vinificato in versione passita per le celebrazioni religiose. Solo nel XX secolo è diventato un vino rosso secco e ha ottenuto la DOCG nel 1992. Q:Quali sono le caratteristiche del terroir di Montefalco?
Montefalco si trova tra i 200 e i 500 metri di altitudine, con suoli argillosi e calcarei, che conferiscono mineralità ai vini. Il clima è continentale, con estati calde e inverni freddi, ma mitigato dalle brezze appenniniche, permettendo una perfetta maturazione delle uve.
Quali piatti si abbinano meglio con il Montefalco Sagrantino DOCG?
Grazie alla sua struttura, il Montefalco Sagrantino DOCG si abbina perfettamente con carni rosse alla brace, brasati, selvaggina e formaggi stagionati, come il Pecorino umbro.