Vesuvio
Un vulcano nel calice, la potenza del Vesuvio DOC
Il Vesuvio DOC è molto più di un vino: è la rappresentazione liquida di un terroir unico, nato sulle pendici del vulcano che domina Napoli. Con radici profonde nella storia millenaria di Pompei e una mineralità inconfondibile, i vini del Vesuvio raccontano di suoli ricchi di cenere vulcanica e brezze marine che plasmano ogni grappolo. Ogni sorso è un viaggio nel tempo, tra antiche tradizioni e paesaggi mozzafiato. Per saperne di più
Storia e origine
La storia del Vesuvio DOC ha radici profonde, strettamente legate alle vicende del vulcano che domina il Golfo di Napoli. Le prime tracce di viticoltura in questa regione risalgono all'Età del Ferro, con gli antichi popoli italici che coltivavano la vite già prima dell'arrivo di Greci e Romani. Successivamente, l'arrivo dei coloni greci e poi dei romani favorì un’evoluzione delle tecniche viticole, tanto che il Vesuvio divenne un punto di riferimento per la produzione di vino nell'Impero Romano. Gli antichi affreschi ritrovati a Pompei testimoniano la presenza di vigneti e attività vinicole già in quel periodo. Nonostante le devastanti eruzioni del Vesuvio, tra cui quella del 79 d.C. che seppellì Pompei, la viticoltura vesuviana ha resistito e si è rinnovata. Nel tempo, si è affermata una produzione vinicola di altissima qualità, culminata con l’ottenimento della denominazione di origine controllata (DOC) nel 1983. Oggi, la Vesuvio DOC rappresenta una delle espressioni più significative della tradizione vinicola campana, con un forte legame alla storia e al territorio vulcanico.
Terroir
Il terroir del Vesuvio è uno degli elementi distintivi che conferisce ai suoi vini un carattere unico. I vigneti si sviluppano su pendii che raggiungono i 700 metri sul livello del mare, immersi in un paesaggio caratterizzato da suoli vulcanici. Questi terreni, composti da cenere, lapilli e altri materiali derivati dalle numerose eruzioni, sono ricchi di minerali come potassio e silicio, essenziali per la crescita delle viti. Inoltre, la particolare composizione del suolo rende i vigneti resistenti alla fillossera, poiché la sabbia vulcanica impedisce al parassita di attaccare le radici. L'esposizione dei vigneti al sole e alla brezza marina crea un microclima ideale, con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Questo clima favorisce una maturazione graduale e perfetta delle uve, permettendo loro di sviluppare una complessità aromatica notevole. Le zone di produzione sono divise in due macroaree: Monte Somma, a nord, con un clima più fresco e boschivo, e Vesuvio, a sud, caratterizzata da temperature più calde e un microclima secco e ventilato.
Caratteristiche sensoriali
I vini della Vesuvio DOC si distinguono per la loro mineralità e complessità aromatica, profondamente influenzata dal terroir vulcanico. I bianchi, come il Lacryma Christi Bianco, esprimono fresche note fruttate di mela, pera e agrumi, accompagnate da sentori floreali e di mandorla fresca. Al palato, sono caratterizzati da una vivace acidità e una leggera sapidità che ne esalta la freschezza. I rossi, spesso ottenuti dal vitigno Piedirosso, offrono un profilo più robusto, con note di frutti rossi maturi, ciliegia e spezie leggere. Al palato, risultano armoniosi, con tannini morbidi e una struttura equilibrata. Entrambe le tipologie di vino, grazie alla mineralità conferita dai suoli vulcanici, mostrano una spiccata longevità, mantenendo la loro freschezza anche con il passare degli anni.
Il Vesuvio DOC al calice
Portare un calice di Vesuvio DOC alla bocca significa immergersi nella storia e nella natura di un territorio unico. Ogni sorso racconta il legame indissolubile tra l'uomo e la terra, tra il vulcano e il mare. Il Lacryma Christi Bianco, per esempio, è perfetto per accompagnare piatti di pesce o formaggi freschi, grazie alla sua freschezza e alla sua acidità vivace. I rossi della denominazione, come quelli a base di Piedirosso, si sposano meravigliosamente con piatti di carne, selvaggina o formaggi stagionati, esaltando la complessità delle spezie e dei frutti maturi. In conclusione, la Vesuvio DOC non è solo una denominazione d’origine, ma un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, dalla vista dei vigneti che si arrampicano sulle pendici del vulcano, all’olfatto che cattura l’essenza del territorio, fino al gusto che rispecchia la mineralità e la ricchezza di queste terre vulcaniche.
Travino FAQ - le domande più frequenti sul Vesuvio DOC
Quando è iniziata la viticoltura nella zona del Vesuvio?
Le prime tracce di viticoltura nella regione risalgono all'Età del Ferro, con gli antichi popoli italici che coltivavano la vite prima dell’arrivo di Greci e Romani.
Come hanno influenzato Greci e Romani la viticoltura vesuviana?
L’arrivo dei Greci e dei Romani ha portato un’evoluzione delle tecniche viticole, facendo diventare il Vesuvio un centro di produzione vinicola importante per l’Impero Romano.
Qual è l’impatto dell’eruzione del 79 d.C. sulla viticoltura vesuviana?
Nonostante l’eruzione devastante del 79 d.C. che distrusse Pompei, la viticoltura vesuviana ha continuato a prosperare e si è rinnovata nel corso dei secoli.
Quando è stata riconosciuta la denominazione Vesuvio DOC?
La denominazione Vesuvio DOC è stata riconosciuta ufficialmente nel 1983, confermando la qualità dei vini prodotti nella zona.
Quali sono le caratteristiche principali del terroir del Vesuvio?
Il terroir del Vesuvio è caratterizzato da suoli vulcanici ricchi di minerali come potassio e silicio, con vigneti situati su pendii fino a 700 metri sul livello del mare. Questi elementi conferiscono ai vini una mineralità distintiva.
Perché i vigneti del Vesuvio sono resistenti alla fillossera?
La sabbia vulcanica presente nei terreni vesuviani impedisce al parassita della fillossera di attaccare le radici delle viti, rendendole particolarmente resistenti.
Quali sono le principali caratteristiche sensoriali dei vini Vesuvio DOC?
I bianchi, come il Lacryma Christi Bianco, hanno note fruttate di mela, pera e agrumi con una vivace acidità. I rossi, spesso ottenuti dal Piedirosso, presentano sentori di frutti rossi, spezie leggere e tannini morbidi.
Quali piatti si abbinano bene con i vini Vesuvio DOC?
Il Lacryma Christi Bianco si abbina perfettamente con piatti di pesce e formaggi freschi, mentre i rossi, come quelli a base di Piedirosso, si sposano bene con carni, selvaggina e formaggi stagionati.
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