Altaluce Vini di Montagna è sinonimo di vini artigianali, non convenzionali e di altissima qualità. Ogni bottiglia racchiude l’eleganza alpina, frutto di una vinificazione attenta, solfiti ridotti al minimo e produzioni limitate, per offrire esperienze di gusto uniche e autentiche.
Nel 2019, Massimiliano e Daniela, appassionati alpinisti, hanno trasformato un evento che ha cambiato la loro vita in una nuova avventura: dalla scalata delle vette al radicarsi tra i vigneti. Dopo un incidente sul Cervino, hanno scelto di vivere la montagna in un modo nuovo, acquistando un vigneto a Nomaglio, al confine con Carema e la Valle d’Aosta. Così è nata Altaluce, espressione della loro passione e della determinazione nel creare vini fuori dagli schemi, che raccontano la loro storia di coraggio e rinascita.
I vigneti terrazzati di Nomaglio ospitano Erbaluce, Barbera, Nebbiolo e Neretto, immersi in un microclima unico: estati fresche, inverni miti e venti costanti proteggono le viti e riducono al minimo l’uso di trattamenti. I terreni, composti da sabbia, sassi e micascisti dell’arco morenico di Ivrea, garantiscono un drenaggio eccellente e una maturazione ottimale delle uve.
In cantina, gli enologi Vittorio Garda e Riccardo Boggio seguono un approccio minimalista e rispettoso del terroir. Fermentazioni controllate, lavorazioni delicate e l’uso di acciaio e cemento permettono di ottenere vini autentici e precisi. Ogni bottiglia è numerata e realizzata con un uso ridotto di solfiti, a sottolineare l’esclusività e l’attenzione per la qualità di Altaluce Vini di Montagna.