Nebbiolo
Un’eccellenza esigente
Il Nebbiolo è un vitigno legato indissolubilmente al suo areale d’origine, il Piemonte, e più precisamente nella provincia di Cuneo. Tuttavia, da più di 500 anni, Il Chiavennasca , il clone di Nebbiolo coltivato in Lombardia, è riuscito ad adattarsi alle aspre condizioni presenti nei piccoli appezzamenti coltivati in Valtellina, regalandoci delle sorprendenti versioni di Nebbiolo. Un’ altra regione dove è possibile trovare terreni coltivati con questo vitigno è la Valle D’Aosta, dove lo troviamo con il nome di Picoutener. Per saperne di più
Storia e origine del Nebbiolo
Il Nebbiolo è uno dei vitigni più antichi e prestigiosi d’Italia, con origini che risalgono all’epoca romana. Il suo nome deriva probabilmente dalla parola "nebbia", poiché l’uva viene vendemmiata in autunno, quando le colline piemontesi sono spesso avvolte dalla nebbia. Le prime testimonianze scritte di questo vitigno risalgono al XIII secolo, e nel corso dei secoli, il Nebbiolo si è guadagnato una posizione di rilievo grazie alla produzione di alcuni dei vini più famosi al mondo, come il Barolo e il Barbaresco. Originario del Piemonte, in particolare delle Langhe e del Roero, il Nebbiolo ha trovato terreno fertile anche in altre zone d’Italia, come la Valtellina in Lombardia, dove produce vini di grande eleganza e longevità.
Il territorio e il clima che favoriscono la coltivazione di questa eccellenza
La coltivazione del Nebbiolo è strettamente legata alle condizioni climatiche e geografiche del Piemonte. Le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato offrono un terroir unico, grazie ai suoli argillosi e calcarei e alla presenza di altitudini che variano tra i 200 e i 450 metri sul livello del mare. Il clima, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, con una marcata escursione termica tra giorno e notte, favorisce la lenta maturazione dell'uva, permettendo lo sviluppo di tannini complessi e una grande ricchezza aromatica.
Anche la Valtellina, situata in Lombardia, rappresenta un territorio ideale per la coltivazione del Nebbiolo, qui chiamato Chiavennasca. Le sue terrazze vitate si sviluppano su ripide colline, dove il suolo di origine morenica e l'influenza del clima alpino, mitigato dalle correnti d'aria calda provenienti dal Lago di Como, creano le condizioni perfette per ottenere vini eleganti e longevi. Nonostante l’altitudine e le condizioni climatiche più rigide, i vini valtellinesi mantengono la freschezza e la complessità del Nebbiolo, distinguendosi per una maggiore acidità e una struttura tannica più fine rispetto ai vini delle Langhe.
Caratteristiche sensoriali
Il Nebbiolo è celebre per il suo profilo aromatico unico e complesso. Al naso, i vini prodotti da questo vitigno offrono un bouquet di fiori secchi, come la rosa e la violetta, unito a note di frutti rossi maturi, tra cui ciliegia e lampone. Con l’invecchiamento, emergono profumi più complessi di spezie, cuoio, tabacco e tartufi, spesso accompagnati da sfumature terrose e minerali. In bocca, il Nebbiolo si distingue per i suoi tannini robusti e avvolgenti, che garantiscono una struttura potente e una grande capacità di invecchiamento. L’acidità elevata, caratteristica di questo vitigno, bilancia la struttura tannica, conferendo freschezza e vivacità al vino. Le versioni più giovani, come il Langhe Nebbiolo, offrono una maggiore immediatezza, con tannini meno marcati e un profilo più fruttato e floreale, mentre i vini più strutturati, come il Nebbiolo d'Alba, sono caratterizzati da una maggiore complessità e profondità.
Il Nebbiolo al calice
Al calice, il Nebbiolo si presenta con un colore rosso granato chiaro, che tende a schiarirsi con l’invecchiamento, un tratto distintivo di questo vitigno. La degustazione di un vino Nebbiolo, che sia un giovane Langhe Nebbiolo o un più complesso Nebbiolo d'Alba, regala un’esperienza multisensoriale. La sua struttura tannica lo rende un vino perfetto per l’invecchiamento: i Barolo, ad esempio, possono affinare per decenni in bottiglia, sviluppando aromi terziari di incredibile profondità. Tuttavia, anche i Nebbiolo più giovani, come quelli della Valtellina, offrono grande piacevolezza grazie a una trama tannica più delicata e a una freschezza maggiore. Il Nebbiolo è un vino eccellente per accompagnare piatti ricchi e strutturati, come carni rosse, brasati, selvaggina e formaggi stagionati. La sua complessità lo rende anche un perfetto "vino da meditazione", ideale da gustare da solo per apprezzare appieno la sua evoluzione aromatica.
Travino FAQ - le domande più frequenti sul Nebbiolo
Qual è l'origine del Nebbiolo?
Il Nebbiolo è un vitigno antico originario del Piemonte, in particolare della provincia di Cuneo, e le prime testimonianze della sua coltivazione risalgono al XIII secolo. Il suo nome deriva probabilmente dalla "nebbia", frequente durante la vendemmia autunnale.
Dove si coltiva principalmente il Nebbiolo?
Il Nebbiolo è principalmente coltivato in Piemonte, nelle Langhe, Roero e Monferrato. Tuttavia, ha trovato successo anche in Lombardia, dove è conosciuto come Chiavennasca, e in Valle d'Aosta con il nome Picoutener.
Quali sono le caratteristiche del Nebbiolo in Valtellina?
In Valtellina, il Nebbiolo (Chiavennasca) si distingue per la freschezza, l'eleganza e una struttura tannica più fine rispetto ai Nebbiolo del Piemonte. Le condizioni climatiche alpine e i suoli morenici contribuiscono a creare vini eleganti e longevi.
Quali sono le principali caratteristiche sensoriali del Nebbiolo?
Il Nebbiolo offre un profilo aromatico complesso con note di fiori secchi (rosa, violetta), frutti rossi maturi (ciliegia, lampone), e con l'invecchiamento sviluppa profumi di spezie, cuoio, tabacco e tartufi. Al palato è tannico, con grande struttura e una vivace acidità.
Come si presenta il Nebbiolo al calice?
Il Nebbiolo ha un colore rosso granato chiaro, che tende a schiarirsi con l'invecchiamento. Questa caratteristica visiva, insieme ai suoi tannini potenti e alla capacità di invecchiamento, lo rende uno dei vini più apprezzati per la longevità.
Che differenza c'è tra Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d'Alba?
Il Langhe Nebbiolo tende a essere un vino più giovane e immediato, con tannini meno pronunciati e un profilo più fruttato. Il Nebbiolo d'Alba, invece, è spesso più strutturato e complesso, con una maggiore capacità di invecchiamento.
Quali sono i principali abbinamenti gastronomici per il Nebbiolo?
Il Nebbiolo è perfetto con piatti strutturati come carni rosse, brasati, selvaggina e formaggi stagionati. La sua complessità aromatica lo rende anche ideale come vino da meditazione.
Perché il Nebbiolo è considerato un vino adatto all'invecchiamento?
Grazie alla sua struttura tannica robusta e alla vivace acidità, il Nebbiolo ha una straordinaria capacità di invecchiamento. I vini come il Barolo possono evolvere per decenni, sviluppando aromi terziari complessi di grande profondità.
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