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Vino rosso

Leggero, tannico, morbido o vellutato

Sia gli intenditori di vino che i consumatori alle prima armi sanno distinguere un vino rosso da un vino bianco. Il vino rosso é unico ma allo stesso tempo può essere abbinato a diverse pietanze, situazioni e momenti. La possibilità di scelta è molto ampia e sicuramente é possibile trovare la tipologia perfetta di vino che si adatta a qualsialsi palato ed esigenza, che sia per una cena o per una degustazione di alta classe. Per saperne di più

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Il classico per eccellenza 

Svariate sono le zone di produzione di vino rosso che sono entrate a far parte del patrimonio UNESCO dell’umanità e il vino in sé, é da migliaia di anni parte integrante di centinaia di culture. Il vino assume connotazioni culturali diverse a seconda delle persone che lo consumano, l’occasione e le sensazioni ad esso associate. 

Diversità e sentori unici

Il vino rosso può essere differenziato anche in base al gusto e agli aromi che esso stesso sprigiona. La varietà d’uva ci permette di determinare a grandi linee lo stile, i sentori e sapori che saranno presenti nel bicchiere. Generalizzando, possiamo dire ad esempio, che un Pinot Nero offrirà sentori eleganti di frutti rossi freschi e un gusto deciso, un Merlot avrà sentori orientati piú su bacche scure e tabacco e un palato piú morbido. Il Sangiovese, se invecchiato, presenta spesso note più balsamiche accompagnate da note fruttate di prugna e ciliegia mentre la Barbera, tipica piemontese ha sapori di frutti rossi e speziati. La conoscenza dell’uvaggio in combinazione con i tempi e il tipo di affinamento permettono di identificare a grandi linee i sapori e la tipologia di vino da aspettarsi permettendo così un acquisto sicuro. Ovviamente, si tratta di una generalizzazione in quanto ogni cantina può influenzare il vino finale secondo la propria filosofia, stile e lavorazioni. 

Regioni e produzione del vino rosso

Nel vecchio mondo i paesi più rinomati per la coltivazione delle uve destinate alla produzione di vino rosso sono l’Italia, la Francia e la Spagna. Si tratta di paesi che beneficiano di un clima mite grazie all’influenza del Mar Mediterraneo che permette, unito ad un terroir unico, di ottenere vini unici nel loro genere. Ciò è dovuto principalmente alle condizioni climatiche, che offrono condizioni di coltivazione ottimali. Anche in Germania il vino rosso rappresenta ad oggi circa un terzo della produzione totale. Ogni varietà richiede un terroir e caratteristiche pedoclimatiche a sé, connubio non sempre semplice da trovare, ma una volta trovato il giusto bilanciamento, lo sforzo é ricompensato con un gusto unico. 

Il colore del vino

Il vino rosso è ottenuto dalla fermentazione alcolica di uve di vitigni a bacca rossa. Il colore del vino rosso non proviene quindi dalla polpa dell´uva stessa, ma dalle sue bucce, che rilasciano i pigmenti colorati (antociani) nel mosto durante il processo di macerazione (contatto tra bucce e mosto) in fermentazione e gli conferiscono il suo colore caratteristico. Una volta terminata l´estrazione del colore, l´evoluzione dello stesso puó dipendere dal tipo di affinamento e lavorazione che il vino subisce. Che sia conservato in serbatoi di acciaio inossidabile, botti di legno od anfora, il risultato sará tanto straordinario quanto unico. 

Le varietà a bacca rossa più amate

In italia è possibile incontrare una ricca variabilità quando si parla di vini rossi, dai più famosi ai meno conosciuti. Partendo dal Nord, e più precisamente dal Trentino-Alto Adige, possiamo incontrare varietà come il Lagrein, il Pinot Nero, il Teroldego e la Schiava. Scendendo possiamo trovare la zona della Valpolicella, famosa per vini Amarone e Ripasso che provengono da un blend di più uve tra cui Corvina, Corvinone e Rondinella. In Lombardia possiamo trovare ad esempio la Bonarda, un vitigno autoctono coltivato principalmente intorno a Piacenza e nei territori del Pavese. In Piemonte sono due le varietà rosse dominanti: il Nebbiolo e la Barbera, il vitigno a bacca rossa più diffuso nella regione. Il Lambrusco è di casa in Emilia-Romagna e ne rappresenta una buona parte della produzione vitivinicola della regione. 

In Centro Italia domina incontrastato il Sangiovese. Questo vitigno si estende dalla Toscana fino ad arrivare a toccare i confini della Campania. In Umbria il Sagrantino è sicuramente il vino più rappresentativo della regione e viene utilizzato da secoli per produrre i migliori vini della tradizione locale. In Abruzzo il vitigno più diffuso e conosciuto a livello nazionale è sicuramente il Montepulciano che ha saputo affermarsi con discreto successo su numerosi mercati sia nazionali che internazionali. 

Il Sud Italia è sicuramente la zona viticole che più ha subito influenze dagli antichi coloni greci. Centinaia sono i vitigni presenti, la maggior parte dei quali trae origini dalla stessa Grecia. Si pensi all’Aglianico, vitigno detto in antichitá “hellenico” o “hellenica”, in onore delle sue radici. Questa varietà è sicuramente una delle più diffuse e di maggior successo nella zona del Sud Italia, particolarmente in Campania. Un altro vitigno molto diffuso e molto rilevante sia per il panorama nazionale sia per quello internazionale, è sicuramente il Primitivo. Declinato nelle sue connotazioni più locali come quello di Gioia del Colle e Manduria, secco o dolce rappresenta indiscusso il gusto italiano all´estero, in particolare in Germania. Il Primitivo deve il suo nome alla maturazione precoce delle uve. Non si può non menzionare i vini della Sicilia come il Nerello Mascalese che, assieme al Nerello Cappuccio, va a formare una delle denominazioni che sta ottenendo maggior successo negli ultimi anni: l’Etna rosso.

Arrosti, carni rosse o formaggi: i migliori abbinamenti 

Il vino rosso ha una grande capacità di abbinamento con molti piatti diversi tra loro. Ovviamente, uno degli abbinamenti più classici è quello con la carne rossa. Vini importanti come l'Amarone e il Chianti riescono a bilanciare sapori intensi come i piatti a base di selvaggina, filetti, arrosti e stufati. Quando si decide l’abbinamento di un piatto è fondamentale cercare l’equilibrio tra la pietanza e il vino affinché l’intensità di uno non prevarichi sull´altro. Questa regola si applica per esempio anche ai formaggi: un formaggio fresco richiede un vino leggero e giovane. D´altro lato un formaggio molto stagionato esprime il meglio di sé con un vino più intenso, pieno e corposo. L´abbinamento con i dolci è difficile ed é importante scegliere un vino che mantenga l’equilibrio di dolcezza in bocca, altrimenti c’è il rischio che il vino possa risultare sgradevole al palato.

Travino FAQ - le domande più frequenti sul vino rosso

Quali sono i vitigni da vino rosso?
In Italia è possibile trovare numerosi vitigni a bacca rossa, sia autoctoni che internazionali come ad esempio: Barbera, Nebbiolo, Dolcetto, Pinot Nero, Schiava, Marzemino, Merlot, Cabernet, Raboso, Sangiovese, Lambrusco, Uva di Troia, Aglianico, Nero d'Avola, Cannonau, Gaglioppo, Carignano, Negroamaro, Montepulciano d'Abruzzo, Nerello Mascalese, Primitivo, Teroldego e Corvina.

Si può fare vino bianco da uve rosse?
La concezione che il vino rosso sia ottenuto esclusivamente da uve rosse e che il vino bianco sia ottenuto esclusivamente da uve bianche non è esatta. Il colore finale del vino dipende dal processo di produzione scelto dal produttore. La polpa degli acini raramente é colorata. Durante la vinificazione in rosso, le bucce cedono i pigmenti colorati (antociani) al mosto che si colora di rosso. Quante calorie ha il vino rosso secco? Un bicchiere di vino rosso senza residuo zuccherino da 0,1 l ha circa 85 calorie. In confronto, un bicchiere di vino dolce ha un contenuto calorico leggermente superiore (circa 90 calorie per bicchiere).

Perché decantare il vino rosso?
Il processo di decantazione del vino é un processo utilizzato per ossigenare il vino e per separare eventuali depositi, dovuti a lunghi affinamenti in bottiglia.

Quanto tempo prima il vino rosso deve essere aperto e lasciato respirare?
Più un vino rosso è invecchiato e concentrato, più a lungo può essere aerato. I vini rossi con qualche anno in bottiglia possono essere lasciati respirare per 1-2 ore prima di essere bevuti. Al contrario un vino rosso giovane e fresco può essere consumato direttamente una volta stappata la bottiglia. Ogni vino, annata, varietà e stile influenzano la necessità o meno di un´apertura precoce della bottiglia.

Quale vino rosso é un buon vino rosso?
De Gustibus non est disputandum, consigliamo sempre di provare diversi vini per poter trovare quello che soggettivamente può essere ritenuto un buon vino rosso. Q:Cosa sono i vini rossi fruttati? A:La categoria dei vini rossi fruttati si riferisce ai profumi che il vino nel calice sprigiona. Comprende soprattutto vini giovani con note di fragole, ciliegie, more, lamponi o ribes, piccoli frutti e prugna. I vini rossi fruttati più noti sono, ad esempio, il Dolcetto o alcuni Chianti.

Quali sono i vini rossi dolci?
I vini rossi dolci come il Recioto e il Vin Santo fanno parte di tradizioni locali da lungo tempo. È possibile ottenere un vino rosso dolce da una grande varietà di uve, l’importante è che la lavorazione non vada a stravolgere l’essenza dell’uva. Un vino dolce può essere ottenuto aggiungendo zucchero ad un vino secco oppure facendo fermentare uve stramature appassite in pianta o in celle frigo.

Quali uve si usano per fare il vino rosso?
I viticoltori utilizzano varietà di uva a bacca scura per produrre vino rosso. I pigmenti (antociani) presenti nella buccia della varietà di uva a bacca scura sono responsabili del colore del vino rosso.

A che temperatura va bevuto il vino rosso?
A seconda del vino rosso, la temperatura di consumo consigliata varia. Noi consigliamo di gustare i vini giovani e fruttati ad una temperatura leggermente più fresca di quella ambiente, ovvero 12-14°C (togliere la bottiglia dal frigo un´ora prima del consumo), i vini rossi leggeri preferibilmente intorno a 14-16°C e i vini rossi più corposi e importanti tra 16-18°C.

Quanto dura una bottiglia di vino rosso aperta e come devo conservarla?
È sempre raccomandabile cercare di gustare l’intera bottiglia di vino a poche ore dall’apertura per evitare alterazioni sostanziali. Sapendo che è importante bere responsabilmente consigliamo sempre un consumo con moderazione. Si consiglia di conservare le bottiglie aperte chiuse e in posizione verticale in frigorifero, in modo che l'ossigeno venga a contatto con il vino il meno possibile, e di terminare poi il vino rosso aperto entro una settimana dall´apertura.

Come cucinare con il vino rosso?
Sono numerosi i piatti che possono essere preparati grazie all’utilizzo del vino rosso, basti pensare a ricette come il risotto all’ Amarone, brasato al Barolo, ragù alla bolognese e pere al vino rosso. Per ottenere il piatto desiderato raccomandiamo di affidarsi a ricette rinomate.

Testimonial
Esperienza positivissima! Fatto i primi tre ordini arrivati nei tempi stimati e confezionati in modo perfetto. Il grande vantaggio è che la spedizione dei vini arriva direttamente dalla cantina. Servizio clienti gentilissimi e risolutivi. Ottimi e Consigliatissimi....
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Ho trovato un prodotto non facile da reperire ed ho scoperto che il sito ha una gamma di produttori molto interessante in quanto tutte piccole cantine in tante zone d'Italia. ... Packaging e consegna ottimi.
Alberto Cliente TRAVINO
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Buona scelta di vari tipi di vino di qualità. Prezzi congrui. Consegna effettuata in maniera celere e servizio clienti presente e cortese
Raffaele Cliente TRAVINO