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Soave: Freschezza e mineralità nel calice

Il Soave non è un vitigno, ma una denominazione. La superficie di 6.600 ettari della denominazione Soave è atta principalmente alla coltivazione del vitigno autoctono Garganega. Un classico vino bianco di Soave è composto per il 70% da uve Garganega e per il 30% da Trebbiano di Soave, Pinot Bianco o Chardonnay Per saperne di più

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Storia e origine del Soave

Il Soave ha una lunga storia, risalente all'epoca romana, ma è nel XX secolo che ha ottenuto il riconoscimento formale come Soave DOC nel 1968, con ulteriori distinzioni come il Soave Superiore DOCG e il Recioto di Soave DOCG. Questi ultimi rappresentano il vertice qualitativo della produzione, spesso derivati da vigneti storici e con una vinificazione che prevede tempi di invecchiamento più lunghi.

Soave DOC 

Il Soave è uno dei vini bianchi più emblematici d'Italia, prodotto nella regione del Veneto, a est di Verona. Questo vino è principalmente ottenuto dal vitigno autoctono Garganega, che deve costituire almeno il 70% della miscela, con l'aggiunta facoltativa di Trebbiano di Soave e Chardonnay. La denominazione "Soave DOC" copre una vasta area, ma è nel cuore delle colline vulcaniche del Soave Classico che si producono le espressioni più raffinate e complesse di questo vino. La regione originale della denominazione Soave Classico è l'area di 1.500 ettari intorno ai comuni di Soave e Monteforte d'Alpone. L'intera area di coltivazione è classificata come DOC. Dal 2001, il Soave Superiore e il Classico Superiore sono stati elevati alla DOCG. Anche il vino bianco dolce Recioto di Soave, prodotto con il metodo dell'appassimento, ha ottenuto la denominazione DOCG. 

Il territorio e clima che caratterizzano il Soave 

Il territorio del Soave Classico è caratterizzato da terreni ricchi di basalto e tufi vulcanici, che conferiscono ai vini una spiccata mineralità e una capacità di invecchiamento notevole. L'altitudine varia dai 30 ai 550 metri, e le vigne sono esposte a un clima influenzato da una combinazione unica di fattori. Le fresche brezze provenienti dalle vicine Alpi Lessinie aiutano a moderare le temperature estive, mentre la vicinanza al Mar Adriatico mitiga le escursioni termiche, apportando umidità nelle stagioni più secche. 

Il clima del Soave Classico è tipicamente continentale, ma con significative influenze mediterranee. Le estati sono calde ma non eccessivamente torride, grazie alla ventilazione costante che aiuta a prevenire malattie della vite e favorisce una maturazione uniforme delle uve. Gli inverni, invece, possono essere freddi, contribuendo a preservare l'acidità delle uve e, di conseguenza, la freschezza dei vini. Inoltre, la combinazione di terreni ben drenanti e di un clima con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte, soprattutto nelle colline più alte, permette di produrre vini con un profilo aromatico complesso e una straordinaria longevità. 

Caratteristiche sensoriali 

Dal punto di vista sensoriale, il Soave Classico si distingue per i suoi profumi delicati ma complessi, che richiamano fiori bianchi come il biancospino e il gelsomino, seguiti da note di frutta a polpa bianca, come la pesca e la pera, e sfumature agrumate. Con l'invecchiamento, emergono sentori di mandorla tostata, miele e spezie dolci, come vaniglia e cannella, che conferiscono al vino una profondità straordinaria. In bocca, il Soave si presenta fresco e vivace, con un'acidità ben bilanciata che ne esalta la bevibilità. La mineralità, frutto dei suoli vulcanici, aggiunge una piacevole sapidità al palato, mentre la struttura, pur leggera, è sostenuta e persistente, rendendolo un vino elegante e raffinato. 

Il Soave a tavola

Gli abbinamenti gastronomici del Soave sono molteplici, grazie alla sua versatilità. È perfetto con antipasti leggeri, come carpacci di pesce e tartare, ma anche con piatti a base di verdure e primi piatti di pasta con condimenti delicati, come risotti alle erbe o con frutti di mare. Le versioni più strutturate del Soave Classico si sposano egregiamente con piatti di pesce al forno, carni bianche come il pollo e il tacchino, e formaggi freschi o a pasta molle. Per chi ama sperimentare, il Soave può essere abbinato anche a piatti della cucina asiatica, dove le spezie e le salse agrodolci trovano un ottimo contrappunto nella freschezza e nella complessità di questo vino.

Travino FAQ - le domande più frequenti sul Soave

Qual è l'origine storica del vino Soave?
Il Soave ha una storia antica che risale all'epoca romana. Tuttavia, è stato formalmente riconosciuto come Soave DOC nel 1968.

Quali sono le principali denominazioni del Soave?
Le principali denominazioni del Soave includono Soave DOC, Soave Superiore DOCG, e Recioto di Soave DOCG. Il Soave Classico è considerato una delle espressioni più pregiate.

Quali vitigni sono utilizzati per la produzione del Soave?
Il Soave è principalmente prodotto con il vitigno autoctono Garganega, che deve costituire almeno il 70% della miscela. Possono essere aggiunti Trebbiano di Soave e Chardonnay.

Cosa rende unico il territorio del Soave Classico?
Il territorio del Soave Classico è caratterizzato da terreni ricchi di basalto e tufi vulcanici, che conferiscono ai vini una spiccata mineralità e una capacità di invecchiamento notevole.

Quali sono le caratteristiche climatiche del Soave Classico?
Il clima del Soave Classico è influenzato sia dalle fresche brezze montane che dalla vicinanza al Mar Adriatico, con estati calde ma mitigate e inverni freddi, che preservano l'acidità delle uve.

Quali sono le principali caratteristiche sensoriali del Soave?
Il Soave si distingue per i suoi profumi delicati di fiori bianchi, frutta a polpa bianca e agrumi. Con l'invecchiamento, emergono note di mandorla tostata, miele e spezie dolci.

Con che piatti si abbina meglio il Soave?
Il Soave si abbina perfettamente a piatti leggeri come carpacci di pesce, risotti alle erbe, piatti di pesce al forno e carni bianche. È ottimo anche con formaggi freschi e piatti della cucina asiatica.

Cos'è il Recioto di Soave?
Il Recioto di Soave è un vino bianco dolce prodotto con il metodo dell'appassimento, ottenendo la denominazione DOCG per la sua alta qualità e tradizione vinicola.