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Tappo vino: il piccolo segreto che fa la differenza nel bicchiere

Cosa leggerai in questo articolo?

Dal sughero al vetro, come la scelta del tappo influenza conservazione, aromi e filosofia del vino

Questa chiacchierata può essere un ottimo punto di partenza per sfruttare le vostre conoscenze e fare bella figura con i vostri amici, magari davanti a un bel calice di Trento DOC!

Parliamo di tappi! Dovete sapere che nel mondo del vino, il tappo non è un semplice accessorio, ma un protagonista silenzioso. È il custode del vino, l’ultimo gesto del produttore e il primo contatto del consumatore. Garantisce la tenuta, protegge il contenuto e, in molti casi, contribuisce persino all’evoluzione del vino nel tempo.

Un buon tappo vino non serve solo a sigillare, ma a raccontare: è un segno di stile, cultura e tecnologia.

Sediamoci, che qua è lunga! Abbiamo tutto, calici e vino, venite!

La funzione del tappo: più complessa di quanto sembri

Ovviamente sappiamo tutti che ogni chiusura ha un compito preciso: preservare le caratteristiche del vino e garantire che arrivi al consumatore così come il produttore lo ha immaginato.
Oltre a impedire perdite e contaminazioni, però, il tappo regola il passaggio di ossigeno all’interno della bottiglia (questo processo viene chiamato “micro-ossigenazione”) che può influenzare profondamente aromi, colore e struttura.

  • Nei vini fermi, la chiusura deve assicurare isolamento costante nel tempo.
  • Nei vini spumanti e frizzanti, deve resistere a una sovrapressione interna che può raggiungere 6–8 bar.

Per questo motivo, ogni tipologia di vino richiede un tappo specifico, scelto in base allo stile e alla destinazione d’uso. Non è quindi solo questione di estetica, anche se ammettiamo che pure quello fa il suo lavoro!

Tipi di tappi per vino: tra tradizione e innovazione

Nel corso dei secoli, l’evoluzione tecnologica ha portato alla nascita di molte chiusure diverse, ognuna con caratteristiche e finalità uniche.

Tappo di sughero naturale

È il simbolo per eccellenza della tradizione enologica.
Ricavato dalla corteccia della quercia da sughero (Quercus suber), è elastico, traspirante e resistente.
Oltre a garantire una tenuta ottimale, regala al momento della stappatura un rituale unico e carico di emozione.

Tuttavia, il sughero può presentare alcune criticità, come il famoso “sentore di tappo” causato dal TCA (tricloroanisolo), una sostanza che altera l’aroma del vino.
Oggi, grazie a tecniche di sterilizzazione e controllo sempre più avanzate, questo rischio è stato drasticamente ridotto.

I migliori tappi in sughero (detti monopezzo) vengono destinati ai vini pregiati e da invecchiamento, mentre i resti vengono utilizzati per produrre tappi tecnici o agglomerati.
La leggenda narra che sia stato Dom Pérignon, l’inventore dello Champagne, a introdurre l’uso del sughero nelle bottiglie di vino.

Tappi tecnici e misti

Derivati dalla lavorazione del sughero naturale, combinano materiale granulare e rondelle di sughero puro.
Offrono uniformità e riducono il rischio di TCA, mantenendo una buona tenuta nel tempo.

Sono una scelta “di mezzo” tra tradizione e innovazione, perfetta per vini di medio invecchiamento o linee premium da consumo entro pochi anni.

Tappi sintetici

Realizzati in polimeri o materiali plastici, nascono per eliminare definitivamente i problemi legati al sughero naturale.
Sono economici, igienici e privi di TCA, ma presentano un tasso di permeabilità variabile all’ossigeno.
Ideali per vini giovani, da consumare entro pochi anni, garantiscono una chiusura sicura e costante.

Oggi vengono prodotti anche in versioni bioplastiche o riciclabili, sempre più diffuse per motivi di sostenibilità.

Tappo a vite (screw cap)

Diffusissimo nei Paesi del Nuovo Mondo (Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti), il tappo a vite ha rivoluzionato il modo di conservare il vino.
Garantisce una chiusura ermetica e costante nel tempo, eliminando del tutto il rischio di TCA. Perfetto per vini bianchirosati rossi giovani, permette di mantenere intatti freschezza e aromi.

In Europa, il tappo a vite sta guadagnando terreno anche tra le cantine più tradizionali, grazie alla sua praticità e alla sua sostenibilità, spesso è 100% riciclabile e con un’impronta di carbonio più bassa rispetto al sughero.

Tappi in vetro e chiusure alternative

Moderni, eleganti e totalmente riciclabili, i tappi in vetro uniscono estetica e funzionalità. Secondo noi le bottiglie con questi tappi assumono un’eleganza allucinante! Sono neutri dal punto di vista aromatico, riutilizzabili e garantiscono una tenuta perfetta nel tempo. Accanto a questi si trovano anche chiusure ibride come:

  • il tappo Zork, una via di mezzo tra vite e fungo;
  • i tappi in silicone, ideali per la conservazione domestica;
  • le chiusure ecologiche in biopolimeri, derivate da canna da zucchero o materiali rinnovabili.

Soluzioni pensate per conciliare performance tecnica e impatto ambientale ridotto.

Tappi per vini spumanti e frizzanti

I vini spumanti sono una categoria a sé. Devono resistere a pressioni interne fino a 8 bar e mantenere l’effervescenza senza dispersione di CO₂.
Il classico tappo “a fungo” in sughero o materiale tecnico è studiato per mantenere la sovrapressione e garantire una chiusura ermetica.

È sempre accompagnato dalla gabbietta metallica (muselet), che impedisce la fuoriuscita del tappo.
Elasticità, capacità di espansione e resistenza sono fondamentali: da esse dipende la freschezza e la tenuta del perlage.

Il mito della micro-ossigenazione

Per molto tempo si è pensato che il sughero favorisse una “respirazione” del vino, permettendo un’evoluzione più armoniosa in bottiglia.
Oggi sappiamo che lo scambio gassoso è minimo e che l’evoluzione dipende soprattutto da reazioni chimiche interne, tra tannini, antociani e composti aromatici.
Tuttavia, il tappo di sughero resta un materiale vivo e nobile, capace di offrire un equilibrio unico tra tradizione, estetica e funzionalità.
È anche un elemento identitario: molte cantine scelgono di mantenerlo come simbolo di autenticità.

Sostenibilità e futuro delle chiusure

La ricerca moderna guarda sempre più alla sostenibilità ambientale. Il sughero naturale è rinnovabile e biodegradabile, ma anche le soluzioni alternative stanno evolvendo rapidamente.

Oggi si sperimentano:

  • tappi in biopolimeri riciclati o di origine vegetale;
  • chiusure a bassa emissione di CO₂;
  • processi produttivi senza solventi o colle chimiche.

L’innovazione non sostituisce la tradizione, ma la arricchisce.
Ogni tappo racconta una scelta enologica e culturale: tra praticità, identità e responsabilità ambientale.

Il tappo vino è molto più di un semplice sigillo: è il ponte tra produttore e consumatore, tra la mano dell’uomo e la natura del vino.
Che sia in sughero, vetro o alluminio, custodisce l’anima del vino e la visione di chi lo crea. Capirne la funzione significa gustare con consapevolezza, perché ogni tappo, come ogni vino, ha una storia da raccontare.

Ci tocca salutarci anche per oggi, speriamo che anche questa piccola chiacchierata possa esservi stata utile per entrare un po’ nel nostro mondo, ci vediamo di nuovo tra qualche settimana? Noi portiamo il vino, come al solito!

Il Team di Travino

13/11/2025

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