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Grappoli di uva Nero di Troia maturi sui filari, vigneto pugliese pronto per la vendemmia.

Nero di Troia: il rosso pugliese che conquista

Quando il Nero di Troia incanta: eleganza e tradizione dal cuore della Puglia

Il Nero di Troia è il vitigno autoctono simbolo del nord della Puglia, capace di dare vita a vini rossi corposi e identitari. Su Travino trovi una selezione di etichette che valorizzano al meglio questo tesoro enologico: bottiglie intense, longeve, con tutta la ricchezza aromatica di una terra antica. Ogni calice racconta la passione di produttori locali esperti, per un’esperienza autentica che unisce tradizione, qualità e profondità. Per saperne di più

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Storia leggendaria e rinascita moderna

Il vino Nero di Troia affonda le sue radici in epoca romana, ma la sua leggenda affascina ancora oggi: si narra che Diomede portò per primo l’uva dalla mitica città di Troia, gettando le basi per una tradizione millenaria in Capitanata. Tra il XIII e XVI secolo, l’importanza del vitigno crebbe sotto la corte di Federico II e dei marchesi D’Avalos, che ne diffusero la coltivazione nell’intera regione. Successivamente, eventi come la fillossera e scelte agronomiche diverse ne limitarono la diffusione. Oggi, grazie al lavoro di enologi e viticoltori pugliesi, il Nero di Troia è tornato protagonista: vinificato in purezza, ha riconquistato apprezzamenti sia in Italia che all’estero, diventando un punto di riferimento tra i vini rossi pugliesi di qualità superiore.

Territorio e terroir: tra colline, mare e microclimi unici

La zona d’elezione di questo vitigno è il nord della Puglia, tra Foggia, Barletta-Andria-Trani e la Murgia barese. I suoli calcareo-argillosi, un clima caldo e secco e costanti venti rendono l’ambiente ideale per garantire una maturazione tardiva, solitamente fino a fine settembre o inizio ottobre. Le piante sviluppano profili aromatici ricchi, con ottima acidità e tannini eleganti. In particolare, le versioni costiere regalano note più fresche e profumate grazie alla brezza marina, mentre le produzioni dell’entroterra – specie le riserve Castel del Monte DOCG – si distinguono per struttura, complessità e longevità, senza nulla da invidiare ai grandi rossi italiani o ad alcuni francesi. Questa diversità territoriale permette a chi acquista su Travino di esplorare più sfumature di uno stesso vitigno, spaziando dal giovane vivace alla riserva maturo.

Aroma, corpo e gusto: un profilo tutto da vivere

Il nero di troia vino si presenta in calice con una veste rubino profondo, talvolta tendente al nero-violaceo per l’elevata concentrazione polifenolica. Al naso spiccano subito i frutti neri maturi, seguiti da spezie dolci, cenni di tabacco, liquirizia, sfumature balsamiche e mineralità. È un vino dal carattere deciso, ma non ruvido: i tannini sono fitti e ben integrati, supportati da un’adeguata acidità che rende il sorso armonico e pulito. Le annate giovani offrono una frutta vibrante e accessibile, mentre le riserve DOCG, spesso affinate in legno, si evolvono in bottiglia, rivelando eleganza, profondità aromatica e persistenza gustativa. Qui la vera magia del Nero di Troia si esprime: un rosso che cresce nel tempo, regalando evoluzioni sensoriali tanto affascinanti quanto memorabili.

Abbinamenti: i migliori compagni di viaggio per Nero di Troia

Perfetto con piatti robusti e saporiti, il vino rosso della Puglia trova il suo abbinamento ideale in ricette tradizionali e gustose. Tra le migliori combinazioni:

  • Arrosti di carne rossa (manzo, agnello, maiale) o selvaggina (cinghiale, lepre)
  • Primi con sughi tradizionali e ragù intensi che sposano la struttura tannica
  • Zuppe di legumi invernali – come ceci, fave, cicerchie – per un contrasto di gusto
  • Formaggi stagionati (pecorino, caciocavallo) che valorizzano la morbidezza del vino
  • Salumi artigianali tipici della Puglia (capocollo, pancetta, lonza)
  • Brasati e carni in umido, in particolare le interpretazioni da riserva

Servire a 16–18 °C in calici ampi è la scelta migliore per esaltare le sue evoluzioni olfattive e gustative, affinché ogni sorso restituisca l’anima del suo territorio.

Curiosità: dal Languedoc alla Puglia, una storia d’uva e mistero

Pochi sanno che, nonostante sia un simbolo pugliese, il Nero di Troia ha legami genetici con vitigni del sud della Francia, in particolare del Languedoc e della Provenza. Questo affascinante legame evidenzia rotte commerciali e culturali che univano Mediterraneo e Puglia già nel Medioevo. Un motivo in più per apprezzarlo… e magari scoprire anche i vini francesi presenti su Travino!

Travino FAQ - le domande più frequenti sul Nero di Troia

Cos’è il Nero di Troia e quali sono le sue caratteristiche principali?
È un vino rosso autoctono pugliese, di colore rubino intenso, con profumi di frutti neri, spezie e balsamico. Al gusto mostra tannini eleganti, corpo pieno e ottima struttura.

In quali zone della Puglia si coltiva il Nero di Troia?
Nasce soprattutto tra la Daunia e l’area di Castel del Monte, dove il microclima secco, ventilato e i suoli calcarei favoriscono una grande longevità e intensità.

Quando è meglio bere un Nero di Troia giovane vs. una riserva in legno?
La versione giovane è fresca, fruttata e adatta a riscoprirla entro pochi anni. La riserva affina in legno per sviluppare note più mature, austere e tannini evoluti.

Con quali piatti si abbina principalmente il Nero di Troia?
È perfetto con carni rosse, selvaggina, arrosti e primi robusti. Le versioni strutturate stanno bene anche con formaggi stagionati, quelle più morbide con salumi e cucina pugliese.

Quanto tempo può invecchiare un Nero di Troia di qualità?
Le versioni selezionate in legno possono evolvere per 8–12 anni senza perdere complessità, mantenendo profondità e armonia.

Come si serve il Nero di Troia al meglio?
Va stappato almeno 30 minuti prima e servito a 18 °C in calici ampi per esaltare aromi e la trama tannica, lasciando respirare il vino.

Quali stili di Nero di Troia posso trovare su Travino?
Su Travino trovi versioni giovani, fruttate e bevibili da subito, accanto a riserve in legno più intense e longeve, ideali per occasioni speciali.

Qual è la storia del vitigno Nero di Troia?
Di origini antichissime, la sua fama risale all’epoca romana e al mito troiano; oggi rappresenta il cuore dei rossi strutturati della Capitanata e del nord Puglia.

Come conservare correttamente una bottiglia di Nero di Troia?
In cantina a 12–16 °C, umidità intorno al 70 %, orizzontale per mantenere umido il tappo, e lontano da luce e vibrazioni.

Perché scegliere un Nero di Troia su Travino?
Se cerchi un rosso dal carattere deciso, profondità territoriale e una storia autentica, scopri la nostra selezione di Nero di Troia e trova l’etichetta perfetta per te su Travino!