Nel cuore dell’Alto Adige, tra i ripidi pendii e le forti escursioni termiche, nasce un progetto vinicolo che rifiuta la moda per abbracciare l’origine. Fondata nel 1987 da Peter Dipoli, la tenuta è oggi un riferimento per chi cerca vini profondamente territoriali, figli del suolo più che dello stile. Ogni bottiglia è l’espressione pura del dialogo tra clima, terreno e vite, portato avanti con coerenza e artigianalità.
Peter Dipoli, visionario e anticonformista, è stato tra i primi a porre il terroir al centro della produzione in un'epoca dominata da vini costruiti per il mercato. Dopo decenni di lavoro pionieristico, ha passato il testimone al nipote Felix, filosofo di formazione e viticoltore per vocazione, che prosegue con dedizione e rigore il cammino dello zio, restando fedele alla verità della terra.
L’azienda coltiva solo varietà selezionate, in posizioni studiate per esaltarne l’identità: Sauvignon Blanc su suoli calcareo-dolomitici, in zone fresche come Penon-Kofl e Frauenriegl, dove nascono bianchi di struttura, acidità vibrante e intensità minerale. Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc nei terreni più caldi e argillosi di Brenntal, che danno vita a rossi densi, strutturati e longevi, dal profilo deciso e profondo.
Le uve vengono raccolte a mano e in più passaggi, selezionate con cura estrema per rispettare i tempi naturali della maturazione. In cantina, Felix interviene il minimo indispensabile, affinando i vini in piccole botti di rovere, solo quando l’annata lo richiede, sempre con l’obiettivo di preservare il carattere autentico e non forzare la mano del vignaiolo. Il risultato? Vini che parlano la lingua delle montagne, precisi, netti, sinceri. Unici, come i luoghi da cui provengono.