Alle pendici del vulcano Vulture, dove la natura conserva ancora un dominio fiero e incontaminato, nasce la cantina Re Manfredi, custode di uno dei vitigni più nobili del Sud Italia: l’Aglianico. Fondata nel 1998 a pochi chilometri da Venosa, patria del poeta latino Orazio, Re Manfredi è oggi un punto di riferimento per l’enologia lucana e mediterranea, grazie a una produzione che unisce radici storiche, territorio e innovazione.
La cantina prende il nome da Manfredi, figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, che tanto amava queste terre e al quale Dante dedica versi immortali nella Divina Commedia. Proprio a lui, Re Manfredi dedica il suo vino simbolo, un Aglianico potente e raffinato, capace di raccontare secoli di storia e carattere.
La tenuta si estende per oltre 100 ettari in un paesaggio modellato da antiche colate laviche, che hanno dato origine a suoli ricchi di minerali, tufo, argilla e calcio. Questo terroir unico, unito a un microclima caratterizzato da forti escursioni termiche, regala ai vini Re Manfredi un profilo intenso, sapido e speziato, che si distingue per struttura e longevità.
La cantina è un perfetto equilibrio tra architettura tradizionale e tecnologia: dalla pigiatura con selezione delle uve fino alla vinificazione separata per parcella, ogni passaggio è studiato per valorizzare le peculiarità di ogni vigneto. La barricaia interrata a sette metri di profondità, le sperimentazioni con anfore e contenitori innovativi, e il caveau con 1600 bottiglie storiche testimoniano una visione moderna e dinamica.
Oltre all’Aglianico, Re Manfredi produce anche eleganti vini bianchi come il “Bianca degli Svevi” e il rosato “Flordelis”, dedicati ai figli di Federico II, ampliando l’espressione del territorio lucano in ogni calice.




