Fuocomuorto

Nel 1780, Fuocomuorto fu fondata da Vincenzo Oliviero. Egli scavò una grotta nella roccia lavica, che si era formata nel 1037 dopo un'eruzione del Vesuvio. Oggi, la cantina di Fuocomuorto si trova sopra questa grotta e la produzione di vino fu interrotta dagli antenati degli attuali proprietari nel 1906, dopo un'eruzione del Vesuvio. Nel 2006, sono tornati alle vecchie tradizioni e hanno ripreso la produzione di vino nello stesso luogo, a Ercolano, ai piedi del Vesuvio. Come logica conseguenza del duro lavoro, la Cantina Fuocomuorto ha ricevuto il "The Wine Hunter Award" nel 2022.

Le uve utilizzate dalla Cantina Fuocomuorto sono coltivate nei vigneti dell'azienda, qui le uve vengono curate con attenzione per farle maturare alla perfezione. Successivamente, nella cantina ricavata dalla roccia vulcanica, il vino matura in botti e bottiglie a umidità e temperatura costanti. Le uve sono coltivate su terrazze in modo da avere sempre una perfetta illuminazione solare.

In tutta la tenuta, i terreni sono modellati dal Vesuvio, permettendo a Fuocomuorto di coltivare le uve tipiche del Vesuvio. Tra queste, le uve bianche Caprettone, da cui viene spremuto un Vesuvio Caprettone Dop dal colore giallo paglierino, minerale e dal gusto fresco. Dalle uve rosse Aglianico si produce il Vesuvio Aglianico Dop, dal colore rosso rubino e forte. Matura prima in botti di rovere francese e poi in bottiglia.