Là dove le colline di Casalduni si adagiano tra il massiccio del Taburno e quello del Matese, sorge un’azienda che racchiude in sé tutta la forza e la poesia della propria terra: Terra di Briganti. In questi luoghi antichi e selvaggi, un tempo rifugio di briganti nei giorni tumultuosi dell’Unità d’Italia, oggi maturano vigne coltivate con passione e rispetto, secondo i rigorosi principi della biodinamica certificata Demeter.
Questa è una storia di famiglia, radicata da generazioni, che ha trasformato l’antico mestiere di vendere uva e vino sfuso in un’eccellenza imbottigliata, dal 2002 con certificazione biologica e, dal 2017, con il prestigioso riconoscimento Demeter. I fratelli De Cicco hanno scelto un percorso coraggioso e autentico, vinificando esclusivamente vitigni autoctoni come Falanghina, Coda di Volpe, Fiano, Sciascinoso e Aglianico. Ogni bottiglia è un’espressione pura del territorio: vinificazione in purezza, lieviti indigeni, solforosa ridotta al minimo e, in alcuni casi, totale assenza di solfiti.
La filosofia è chiara: fare vino che sia alimento vero, capace di nutrire corpo e spirito, frutto di un suolo vivo e sano, curato con decotti naturali, rotazione di colture, e una profonda armonia con i cicli lunari. Anche in cantina si respira rispetto e coerenza: da anfore di terracotta a botti di castagno, ogni scelta è un ritorno consapevole alla verità del vino.
Terra di Briganti non è solo un nome evocativo, ma un modo di vivere il vino. È memoria, identità e amore per la terra, racchiusi in ogni sorso.