Modeano

Modeano non è solo il nome della cantina, ma anche della città da cui ha origine, ubicata nella zona ovest della Riviera Friulana. Quest'area vanta antiche radici vinicole che risalgono ai tempi dei Romani, sebbene sia stata trascurata per molti anni. Tuttavia, all'inizio del 1900, Norberto Marzotto rilevò e rinnovò la cantina Modeano, trasformandola in un modello di viticoltura contemporanea e riscoprendo la ricca tradizione enologica del luogo. Da una semplice tenuta con alcune abitazioni, il luogo si trasformò in un dinamico centro agricolo dotato di scuola, chiesa e spazi per il tempo libero. Dal 1982, Gabriele ed Emanuela Vialetto, una coppia appassionata di vini e rispettosa dell'ambiente, ne sono i proprietari e praticano una viticoltura biologica.

In linea con questa filosofia, la sostenibilità è al cuore delle pratiche della cantina Modeano. L'intera produzione è certificata secondo lo standard SQNPI e l'energia utilizzata proviene esclusivamente dal loro impianto fotovoltaico. Inoltre, alberi e siepi sono conservati per bilanciare le emissioni di carbonio. Nel vigneto, l'erba cresce tra le file di viti, viene controllata meccanicamente e, dopo essere stata tagliata, viene reimmessa nel terreno come fertilizzante naturale, eliminando la necessità di prodotti chimici. Questa pratica contribuisce al sapore autentico e genuino dei vini Modeano, che sono stati premiati in diverse occasioni.

Il terreno della cantina Modeano, situato nella parte del Friuli meno piovosa, è costituito da sedimenti di due fiumi accumulatisi nel corso dei millenni, formando un suolo argilloso profondo che conserva l'acqua e nutre le viti. Questo suolo, pur rendendo le viti meno prolifiche, dona alle uve un sapore ricco e caratteristico. Nonostante le sfide, i vigneti Modeano ospitano una vasta varietà di uve, come Pinot Grigio, Sauvignon e molte altre, che sono la base per una ricca gamma di eccellenti vini.