Nettare dei Santi

Nel 1948, Franco Riccardi, quattro volte medaglia d'oro nelle competizioni di scherma alle Olimpiadi, fondò l'azienda dopo aver concluso la sua carriera sportiva. È stato lui a dare il nome "Nettare dei Santi" alla cantina e al marchio. Questo nome è stato ispirato da un verso di una poesia del medico, filosofo e poeta italiano Francesco Redi, che menziona il vino come "nettare dei santi". Le prime etichette con questa scritta furono stampate nel 1950. Grazie ai terreni ricchi di minerali, tra cui argilla, sabbia, limo e basalto, e al clima mediterraneo con abbondante sole, la collina di San Colombano è l'ambiente ideale per coltivare uve mature e sane. Le principali varietà coltivate includono Barbera, Nebbiolo e Dolcetto.

I 30 ettari di vigneti di Nettare dei Santi sono coltivati con il sistema di allevamento Guyot, con quattro o cinquemila viti per ettaro. Oggi, l'azienda è gestita con la stessa passione da Gianenrico Riccardi, seguendo le tradizioni dei suoi antenati. Il risultato è la produzione di vini di alta qualità nei vigneti, tra cui il celebre vino rosso "Roverone," che è stato prodotto ed elogiato da Enrico Riccardi, il padre di Gianenrico, e il vino spumante "Verdea la Tonsa."

La vinificazione delle uve mature e selezionate avviene utilizzando attrezzature e tecnologie moderne per preservare il sapore delle uve. Ogni varietà di vino viene lavorata con il proprio metodo. Per le uve bianche, viene utilizzata la criomacerazione (fermentazione a freddo) per estrarre delicatamente gli aromi delle uve, mentre per le uve rosse si effettua una macerazione con il controllo costante della temperatura. L'affinamento avviene in botti di legno o barrique appositamente progettate.

Oltre ai vini rossi, come il celebre "Roverone" con il suo bouquet fruttato e intenso,Nettare dei Santi produce anche vini bianchi, spumanti di alta qualità e vini dolci come il Solitaire-Passito di Verdea 2003, che ha ricevuto una medaglia d'argento nel 2005.