Tenuta San Marcello

Per garantire che il lavoro fosse svolto nel rispetto dell'ambiente, la Tenuta San Marcello ha ottenuto la certificazione biologica e utilizza esclusivamente metodi biodinamici nella produzione e nella conservazione del vino. I metodi biodinamici implicano che la Tenuta San Marcello utilizza solo una piccola quantità di biossido di zolfo e evita completamente l'uso di ausili enologici. L'obiettivo è far crescere i grappoli sotto il sole italiano nei vigneti in modo incolto e naturale, prima di trasformarli in vino.

Tutto nella Tenuta San Marcello è orientato alle condizioni della natura e dell'ambiente. I grappoli devono crescere naturalmente nei vigneti sotto il sole fino a quando non sono pronti per la vinificazione. Dopo la vendemmia e la produzione del vino, vengono utilizzate piccole quantità di biossido di zolfo. Questo serve a preservare il colore intenso e il sapore del vino nel tempo e a evitare che cambino anche dopo lunghi periodi di conservazione. Tuttavia, la Tenuta San Marcello utilizza solo la quantità necessaria di biossido di zolfo per ottenere l'effetto desiderato.

La fermentazione del vino avviene in modo spontaneo, senza seguire un particolare schema predefinito presso la Tenuta San Marcello. Per permettere al vino di essere conservato alle giuste temperature, la Tenuta San Marcello tiene le porte e le finestre della cantina aperte anche durante l'inverno.

I vigneti della Tenuta San Marcello si trovano a circa 300 metri sul livello del mare, all'interno del paese, a 13 km dalla costa. La Tenuta San Marcello è composta da due vigneti distanti 4 km l'uno dall'altro. Il primo è di 4 ettari e ospita piante che sono state piantate nel 2008. Il secondo vigneto, di 2 ettari, ospita piante che hanno 40 anni.