Terre di Gratia, una giovane cantina siciliana, si distingue per il suo approccio profondamente sostenibile all'agricoltura e alla vinificazione. Il nome della cantina, ispirato al latino, richiama l’equilibrio e l’eleganza che caratterizzano i suoi vini. Situata a Camporeale, in Sicilia, l’azienda offre anche un accogliente B&B rustico, ideale per chi desidera immergersi nel mondo del vino e godere del paesaggio.
Fondata nel 1934, oggi l'azienda è guidata da Gaspare e Rosario Triolo, rappresentanti della quinta generazione familiare. Dal 2018, la cantina ha scelto di utilizzare solo lieviti autoctoni nel processo di vinificazione, una scelta che mira a valorizzare l’identità dei vitigni e del territorio. Dal 2010, tutta la produzione è certificata biologica, mentre impianti fotovoltaici forniscono energia solare per alimentare l’intero ciclo produttivo. I vini vengono apprezzati non solo in Sicilia, ma anche in Italia settentrionale e nel Nord Europa.
La filosofia di Terre di Gratia si riassume in tre parole: autentico, naturale, siciliano. L'obiettivo è produrre vini e oli che esaltino la cucina locale e fungano da ambasciatori del territorio. I vitigni coltivati, come Perricone, Catarratto, Nero d'Avola, Grillo e Lucignola, sono tutti autoctoni e raccolti a mano. Grazie alle marcate escursioni termiche tra giorno e notte, che possono raggiungere i 20°C, i vini presentano un intenso sapore fruttato, riflettendo perfettamente le condizioni climatiche locali.
I vigneti si trovano nella valle del fiume Belice, su terreni argillosi e limosi, esposti a sud e situati a un’altitudine di circa 100 metri. Tra i vini prodotti, spiccano il 170 e il 27, che prendono il nome dalle parcelle in cui le uve vengono coltivate. Il primo, coltivato in altura, esalta la concentrazione delle uve, mentre il secondo, cresciuto nel fondovalle, sviluppa una maggiore acidità grazie alle temperature più fresche della notte.