Campriano

L'origine della cantina di Campriano risale all'anno 1000, quando faceva parte di una fattoria fortificata. Dal 1911, è stata gestita dalla famiglia di Paolo e Dario Neri, con Ranuccio, il nipote, che ha seguito le loro orme dopo essersi formato come agronomo ed enologo. A partire dal 1993, si è concentrato sull'affinamento dei vini di Campriano e sulla messa in bottiglia dei primi prodotti. Nel corso degli anni, i vini di Campriano hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui quelli del 2022 e del 2020, insieme a numerosi altri inserimenti nei migliori annuari dei vini italiani.

Dal 1995, sono stati impiantati nuovi vigneti che coprono un'area di 16,5 ettari. La raccolta delle uve avviene manualmente nei vigneti di Campriano e le uve vengono trasportate in cassette. È in questa cantina che si svolge il processo di vinificazione e l'imbottigliamento successivo. Il Sangiovese è assemblato con altre varietà di uve rosse toscane per creare il Chianti Colli Senesi DOCG. Questo vino viene vinificato in acciaio, maturato in vasche di cemento e imbottigliato nove mesi dopo la vendemmia. L'altro vino, lo Stile di Campriano Rosso Toscana IGT, invecchia in botti di rovere per 12-15 mesi ed è imbottigliato 18 mesi dopo la vendemmia.

I vigneti di Campriano si trovano su terreni mediamente pesanti e calcarei, a un'altitudine di 330 metri sul livello del mare. Qui crescono varietà di uve toscane come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, Malvasia e Trebbiano nelle posizioni meridionali più favorevoli. Il "Chianti Colli Senesi DOCG" ha un colore rosso rubino con riflessi violacei, un bouquet di profumi che evocano more, ciliegie e pepe, e al palato è caratterizzato da una piacevole secchezza, freschezza, leggera tannicità, calore e morbidezza, il tutto in equilibrio. Il Rosso di Campriano Toscana IGT, con la sua bottiglia di vimini da 1 litro, è realizzato principalmente con l'80% di Sangiovese, il 15% di Canaiolo Nero e il 5% di Ciliegiolo, seguendo la tradizione toscana.