Un tempo attratto dalla potenza del Sangiovese, oggi Roberto Cipresso incanta con vini dalla trama vellutata e setosa, frutto di una passione che ha attraversato continenti e sperimentazioni. Trasferitosi a Montalcino nel 1987, Cipresso ha avviato la sua carriera collaborando con la prestigiosa cantina Ciacci Piccolomini d'Aragona. Nel 1995, insieme a due amici, fonda “La Fiorita”, e tre anni dopo dà vita a Poggio al Sole, un rifugio immerso nella "natura selvaggia" di Montalcino, dove si coltivano le vigne di Brunello di Montalcino.
Con il tempo, la produzione si è ampliata, ma la sete di conoscenza di Cipresso lo ha portato a unire tradizione e ricerca. Dal 2001, ha avviato collaborazioni con le più rinomate università italiane, come Torino, Venezia, Padova, Udine, Pisa e Palermo, per esplorare nuovi orizzonti enologici. Il suo impegno si estende anche oltre oceano: nel 2004 nasce la cantina Matervini in Argentina, che in breve tempo si guadagna i più alti riconoscimenti internazionali.
Nel 2015, le sue ricerche confluiscono nel progetto Cipresso 43, dedicato alla valorizzazione dei vitigni autoctoni del triangolo Marche-Umbria-Toscana. Grazie a terreni argillosi di alta qualità e alla posizione privilegiata delle vigne esposte a sud, varietà come Sangiovese, Montepulciano, Sagrantino, Vermentino e Verdicchio raggiungono l’apice della loro espressione, dando vita a vini eleganti e ben bilanciati. Il Brunello di Montalcino rimane il gioiello della produzione, ma tutti i vini firmati da Cipresso riflettono quella caratteristica vellutata che li rende inconfondibili.