Chiaretto di Bardolino 

Storia e origine 

Il Chiaretto di Bardolino ha una storia lunga e affascinante che risale ai tempi dell'antica Roma, quando la vinificazione in rosato era già diffusa nella regione del Lago di Garda​. Tuttavia, la versione moderna del Chiaretto si deve a Pompeo Molmenti, un politico e storico italiano, che nel 1896, dopo un viaggio di formazione in Francia, perfezionò la tecnica di vinificazione "in rosa" delle uve locali​. Questa tecnica prevede una breve macerazione delle bucce con il mosto, limitando il contatto per ottenere il caratteristico colore rosato. Il Chiaretto è stato formalmente riconosciuto con la denominazione DOC nel 1968 e, negli ultimi decenni, ha acquisito un'identità sempre più autonoma, distinguendosi dai vini Bardolino rossi​. 

Il territorio e clima che favoriscono il Chiaretto 

Il Chiaretto di Bardolino è profondamente legato al territorio circostante il Lago di Garda, in particolare nelle province di Verona, nei comuni di Bardolino, Lazise e Garda. Le colline che circondano il lago sono costituite da terreni morenici, composti da ciottoli e sabbia, che permettono un buon drenaggio e conferiscono al vino una mineralità distintiva​. Il microclima del Lago di Garda è particolarmente favorevole alla coltivazione della Corvina Veronese e della Rondinella, le due varietà principali utilizzate nella produzione del Chiaretto. Grazie alla vicinanza del lago, le temperature estive sono temperate, mentre le correnti d'aria contribuiscono a mantenere fresche le notti, favorendo una maturazione lenta e uniforme delle uve​. 

Caratteristiche sensoriali 

Il Chiaretto di Bardolino si distingue per il suo colore rosa chiaro e brillante, ottenuto attraverso una breve macerazione delle bucce. Al naso, il vino presenta profumi freschi di frutta rosa come la pesca e la ciliegia, insieme a note di agrumi e fiori bianchi. A seconda del terroir, il Chiaretto può anche mostrare una piacevole mineralità salina, che riflette l'influenza del suolo morenico e del clima del Garda. Al palato, è fresco e asciutto, con una spiccata acidità e una delicata sapidità che lo rendono particolarmente piacevole e versatile. Esistono diverse versioni, tra cui lo spumante, che esalta la freschezza e la vivacità del vino. 

Il Chiaretto in cucina 

Il Chiaretto di Bardolino è un vino estremamente versatile in cucina. Grazie alla sua freschezza e acidità, è perfetto per accompagnare piatti di pesce, soprattutto crostacei e fritti. Si abbina magnificamente anche a piatti della cucina giapponese, come il sushi, e a piatti mediterranei a base di verdure e carni bianche​. La versione spumante del Chiaretto si presta come eccellente aperitivo, mentre le versioni più strutturate possono essere abbinate a carni rosse leggere o formaggi freschi. Infine, la capacità di questo rosato di invecchiare per diversi anni lo rende un vino ideale anche per occasioni speciali.