Salento 

Storia e origine 

Il Salento IGP rappresenta una delle denominazioni vinicole più significative della Puglia, una regione dalla millenaria tradizione vitivinicola. La storia della produzione di vino in Salento risale all'epoca della colonizzazione greca, continuando a prosperare attraverso i secoli grazie alla posizione geografica strategica e al clima favorevole. Durante il Medioevo e il Rinascimento, i vini salentini erano molto apprezzati nei mercati locali e internazionali. Oggi, il Salento IGP include una vasta gamma di vini, ma i vitigni più noti e celebrati sono il Primitivo e il Negroamaro, che hanno contribuito a rendere questa zona famosa per la produzione di vini robusti e strutturati​. 

Terroir 

Il terroir del Salento è uno dei principali fattori che influenzano la qualità e le caratteristiche dei suoi vini. Situato nella parte meridionale della Puglia, tra il Mar Ionio e l'Adriatico, il Salento beneficia di un clima mediterraneo caratterizzato da estati calde e lunghe, inverni miti e scarse precipitazioni. Le vigne crescono su terreni prevalentemente calcarei e argillosi, che favoriscono la maturazione lenta delle uve e lo sviluppo di aromi complessi. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte contribuiscono a mantenere una buona acidità, fondamentale per l'equilibrio dei vini. Inoltre, la vicinanza al mare regala alle uve una naturale freschezza e una leggera sapidità, che si riflette nei vini​. 

Caratteristiche sensoriali 

I vini prodotti sotto la denominazione Salento IGP presentano caratteristiche sensoriali distintive, influenzate dai vitigni autoctoni della regione. Il Primitivo Salento è noto per i suoi intensi aromi di frutta matura, come ciliegie e prugne, accompagnati da note speziate di pepe nero, cioccolato e tabacco. Al palato, è ricco e avvolgente, con tannini morbidi e un finale caldo e persistente, spesso dovuto al suo alto contenuto alcolico. Il Negroamaro Salento, invece, si distingue per la sua eleganza e complessità aromatica. Al naso, emergono profumi di frutti di bosco, erbe aromatiche e leggere sfumature di cuoio. In bocca, è fresco e ben equilibrato, con tannini setosi e una caratteristica nota amarognola che gli conferisce un fascino particolare​. 

Il Salento IGP in cucina 

Il Salento IGP è estremamente versatile in cucina, grazie alla varietà di stili e vitigni che offre. Il Primitivo Salento, con la sua struttura robusta e i suoi sapori intensi, si abbina perfettamente a piatti di carne rossa, brasati, arrosti e formaggi stagionati. È ideale anche con piatti ricchi di spezie, come la cucina mediterranea e i piatti a base di selvaggina. Il Negroamaro Salento, con il suo profilo più elegante e fresco, si presta bene ad abbinamenti con piatti di carne bianca, pesce alla griglia e primi piatti a base di verdure. Inoltre, è eccellente con piatti della cucina pugliese tradizionale, come le orecchiette alle cime di rapa, grazie alla sua acidità bilanciata che pulisce il palato e ne esalta i sapori​. In sintesi, il Salento IGP rappresenta l’equilibrio perfetto tra tradizione vinicola e innovazione enologica, regalando vini che esprimono pienamente la ricchezza e la diversità del territorio pugliese.