Podere Paganini rinasce nel 2010, quando l'attuale generazione della famiglia Pinè decide di riqualificare i vecchi vigneti di famiglia. La tenuta affonda le proprie radici nella Val di Trebbia dove Giuseppe Pinè a metà degli anni '70 decise di cambiare vita, ritornare in Italia e stabilizzarsi con la famiglia; qui con lavoro, fatica e dedizione da vita a varie attività agricole con il fine di curare le viti e di produrre vino locale.
La filosofia di Podere Paganini è basata sul rispetto per l'ambiente ed in particolare per la biodiversità dell'ecosistema vigna, questo si evince non solo dal fatto che i 20 ettari di terreno abbiano ottenuto la certificazione biologica ma anche perchè i vigneti sono circondati da boschi e prati stabili. Inoltre, la tenuta utilizza vite.net®, quest'ultimo è un servizio di web assistance sviluppato da HORTA s.r.l. (spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) ed è utile per elaborare modelli previsionali per le principali malattie e gli stress abiotici delle vigne. Tutto ciò ha l'obiettivo di massimizzare la qualità, la genuinità e la riduzione dell'impatto ambientale dei vini di Podere Paganini.
I vigneti coltivati dalla cantina si distinguono tra Ortrugo, Malvasia, Moscato, Trebbiano, Sauvignon, Chardonnay, Barbera, Bonarda (Croatina) e Cabernet Sauvignon, e sono coltivati su suoli argillosi, limosi e ciottolosi. Questi terreni, insieme al particolare microclima dell'area e al rispetto della biodiversità, garantiscono complessità, raffinatezza ed eleganza ai vini di Podere Paganini.