Nel 2011, Vigne del Pellagroso prende vita da un’idea audace: trasformare una piccola vigna abbandonata composta da sette filari di vecchie viti a bacca bianca e nera in un progetto vitivinicolo unico. Dopo una pesante potatura e senza l’uso di trattamenti chimici, nel 2012, nella corte più antica del paese, nacque il primo vino. Questo luogo, un tempo sede della redazione del giornale "Il Pellagroso", simbolo di protesta sociale e politica dell’Ottocento, ha ispirato il nome dell’azienda, che condivide la stessa volontà di cambiare il modo di fare agricoltura e vita.
Dopo anni di esperimenti, tra successi e fallimenti, nel 2017 l’azienda si è espansa, affittando 1,5 ettari di vigna a Monzambano, coltivati biologicamente fin dal 1985. Questa scelta ha segnato l'inizio ufficiale del progetto Vigne del Pellagroso. Nel 2018, ulteriori 5,5 ettari di terreno sono stati presi in gestione e convertiti immediatamente all’agricoltura biodinamica. Questa filosofia non è solo un metodo di coltivazione, ma un vero e proprio approccio cosciente alla vita della terra, dove tutte le forze della natura vengono messe in equilibrio per migliorare la fertilità del suolo e mantenere la salute delle piante.
Fondamentale per Vigne del Pellagroso è l’autoallestimento di preparati biodinamici come il cornoletame e il fladen colloidale, utilizzati per nutrire la terra e favorire un’agricoltura pulita, onesta e sostenibile. La dedizione e la costanza necessarie per seguire i ritmi cosmici e le necessità delle piante richiedono conoscenza ed esperienza, elementi che l’azienda ha coltivato nel tempo. Questo impegno è stato riconosciuto con la certificazione biodinamica AGRIBIODINAMICA, che premia gli sforzi di migliorare costantemente l’ecosistema viticolo.
Le pratiche agricole includono la semina di sovescio a file alterne in autunno, l’uso ridotto di rame e la lavorazione della terra con strumenti che rispettano il suolo. Le viti non subiscono cimatura e vengono potate secondo le linee guida Simonit e Sirch. Durante la vendemmia, le uve vengono raccolte a mano e trattate rapidamente in cantina, con fermentazione spontanea e senza l’uso di tecnologie invasive.
I vini di Vigne del Pellagroso, ottenuti da uve come Rondinella, Cabernet, Merlot, Chardonnay, Tocai e Riesling, rappresentano la connessione autentica tra uomo e natura, offrendo prodotti genuini e rispettosi del territorio.