Tenuta Santo Stasi coniuga una lunga tradizione vinicola familiare con un approccio moderno e innovativo. Situata nelle suggestive zone di Manduria, Sava e San Marzano, la tenuta si estende per 10 ettari vitati, principalmente impiegati nella coltivazione di varietà autoctone come il Primitivo.
La storia di Tenuta Santo Stasi è una storia di passione e dedizione per la terra. Rosario Epifani e Antonella Decataldo, dopo aver maturato esperienze in giro per il mondo, sono tornati alle origini per dare nuova vita alla storica tenuta di famiglia. Loro sono usciti a preservare l'eredità familiare ma anche ad introdurre tecnologie innovative in grado di ottimizzare i vari processi di vinificazione. Inoltre, il loro obiettivo è produrre vini di alta qualità che riflettano il carattere del terroir pugliese, rispettando allo stesso tempo l'ambiente, i lavoratori e la tradizione.
I suoli di terra rossa a Manduria, Sava e San Marzano sono particolarmente vocati per la coltivazione del Primitivo e del Fiano. Questi terreni minerali con buon drenaggio, uniti al clima mediterraneo, offrono l'ambiente ideale per queste varietà autoctone. Il Primitivo è coltivato con il metodo tradizionale dell'alberello pugliese e nasce da viti che hanno fino a 50 anni di età, questo consente di concentrare intensità e carattere del vino. In cantina, Tenuta Santo Stasi segue una politica di minimo intervento: le uve vengono raccolte e selezionate manualmente per preservare l'integrità delle bucce, e la fermentazione avviene in serbatoi di acciaio a temperatura controllata. Una parte del vino matura in botti di rovere, per esaltare gli aromi distintivi di ogni varietà. Questo equilibrio tra tradizione e innovazione si riflette nei vini, i quali catturano e comunicano l'essenza del loro terroir.