I vini della cantina Le Sette Aje sono prodotti nel cuore della Trinacria, in un incantevole paesaggio mediterraneo. Essi rappresentano un'autentica espressione dei sapori unici di questa regione, catturando la vera essenza dei ricchi terroir siciliani, riflettendo le tradizioni e le varietà autoctone.
La storia della cantina Le Sette Aje è intrisa di passione, famiglia e tradizione, con radici che risalgono al lontano 1916, quando il nonno Leonardo acquistò il suo primo pezzo di terra da un facoltoso proprietario terriero. Da allora, tre generazioni di appassionati vignaioli e olivicoltori hanno portato avanti questa eredità. La quarta generazione, composta da Rosalia, Cristina, Agata e Gabriella, ha deciso di rinnovare la cantina Le Sette Aje, gestendo l'azienda in modo armonico e rispettoso dell'ambiente. Su una superficie di cinque ettari, vengono coltivate varietà autoctone della Sicilia occidentale, tra cui il Grillo, il Catarratto, il Moscato Zucco, il Carricante e il Nerello Mascalese.
La cantina Le Sette Aje si pone come modello di sostenibilità e adotta un approccio rispettoso verso l'ambiente. La vendemmia avviene in modo meticoloso e manuale, selezionando esclusivamente le uve migliori e trattandole con delicatezza al fine di preservarne gli aromi e le caratteristiche peculiari. In cantina, si combinano metodi di vinificazione tradizionali e moderni per mettere in evidenza le unicità di ciascun vino.
I vigneti di Le Sette Aje godono di posizioni privilegiate, in particolare si parla di una collina situata a 300 metri sul livello del mare, che favorisce un clima ben ventilato. La gestione dei vigneti segue un protocollo agro-omeopatico finalizzato a mantenere l'equilibrio naturale dell'ambiente. Il terreno argilloso e calcareo di medio impasto conferisce ai vini la loro distintiva struttura. Tra le varietà coltivate spiccano il Nerello Mascalese e il Grillo.
L'azienda Le Sette Aje è membro di diverse e rinomate associazioni di viticoltori, tra cui Confagricoltura Sicilia e il Consorzio Vini di Sicilia, dimostrando così il suo impegno nel settore e il desiderio di contribuire alla valorizzazione della viticoltura siciliana.