Casale dello Sparviero – Fattoria Campoperi

L'azienda è stata acquisita da Olindo Andrighetti agli inizi degli anni '70. Il vigneto più antico risale al lontano 1169, e l'edificio più antico risale al IX secolo. Nel 1994, sua figlia Ada ha preso le redini dell'azienda, ampliandola e reimpiantando completamente i vigneti. La terza generazione è rappresentata da Arrigo Barion, il figlio di Ada, che si occupa della gestione aziendale. Casale dello Sparviero ha scelto l'elegante e nobile sparviero come simbolo distintivo per le etichette dei loro vini, in onore delle sue caratteristiche di forza.

Nel vigneto di Casale dello Sparviero, le viti sono coltivate utilizzando il sistema a cordone speronato. Da molti anni, adottano una pratica viticola moderna e priva di sostanze chimiche. A partire dal 2016, l'azienda ha intrapreso un percorso di certificazione biologica, con l'obiettivo di rendere l'intera produzione biologica a partire dal 2022.

Alla cantina di Casale dello Sparviero, i rinomati enologi Franco e Matteo Bernabei, noti come "Mister Sangiovese", contribuiscono ogni anno alla produzione di vini di altissima qualità. Le migliori posizioni dei vigneti guardano sia a est che a ovest, trovandosi a un'altitudine ideale di 250 metri e con terreni argillosi. Il Sangiovese è la varietà dominante, occupando il 90% dell'area coltivata. Altri vitigni coltivati includono Vermentino, Malvasia, Trebbiano e Canaiolo. Il loro vino di punta è il Chianti Classico DOCG "Gran Selezione Paronza", ottenuto dal vigneto più antico di Casale dello Sparviero. Si tratta di un Sangiovese in purezza, ottenuto da uve selezionate, che matura per 18 mesi in botti di rovere francese, seguiti da 6 mesi in botti di rovere di Slavonia e almeno 12 mesi in bottiglia. Il Chianti Classico DOCG "Casale dello Sparviero" è un blend di 95% Sangiovese e 5% Canaiolo, invecchiato per 12 mesi in botti di rovere di Slavonia e almeno 6 mesi in bottiglia.