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Vigneti di Cannonau sulle colline della Sardegna DOC

Cannonau di Sardegna: il rosso identitario dell’isola

Cannonau di Sardegna DOC: origine, storia e valore culturale

Il Cannonau di Sardegna incarna l’essenza della Sardegna: un rosso radicato nella tradizione, autentico e carico di significati. Ritrovamenti archeologici in siti nuragici — tra cui Duos Nuraghes — con vinaccioli risalenti al 1200 a.C. confermano un legame antichissimo, precedente all’arrivo dei Fenici.
Oggi la denominazione Cannonau di Sardegna DOC è un vessillo di prestigio, capace di trasmettere il patrimonio culturale dell’isola attraverso profumi e gusto. Non si tratta soltanto di un vino, bensì di una narrazione millenaria in bottiglia. Grazie alla sua crescente fama all’estero, guarda a pari passo con i migliori Grenache francesi disponibili su Travino, offrendo una selezione sempre più raffinata. Per saperne di più

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Un vino che affonda le radici nella storia della Sardegna

Il Cannonau accompagna la Sardegna da secoli: il primo documento che attesta il suo nome risale al 1549. Attraverso il racconto delle famiglie contadine e le tecniche tramandate, emerge uno spirito autentico, intergenerazionale e profondamente legato alla terra.
Dal Medioevo a oggi, il vitigno ha consolidato la sua presenza fino a ottenere lo status ufficiale di DOC Cannonau di Sardegna nel 1972. Quel riconoscimento ha segnato una svolta: avviando un percorso di valorizzazione territoriale e rendendo il Cannonau uno dei simboli vinicoli più rappresentativi per l’Italia nel mondo.

Le sottozone del Cannonau: terroir unici e sorprendenti

La denominazione Cannonau di Sardegna DOC abbraccia l’intera isola, ma alcune sottozone conferiscono al vino un’identità distinta:

  • Nepente di Oliena (Nuoro)
  • Jerzu (Ogliastra)
  • Capo Ferrato (Sud Sardegna)

Questi territori si caratterizzano per suoli granitici o calcarei, escursioni termiche marcate e brezze marine, combinazione perfetta per una maturazione lenta e completa. I produttori locali, custodi di metodi tradizionali, donano al vino sfumature uniche: note minerali, balsamiche, spezie dolci e aromi della macchia mediterranea. Ogni sottozona è una piccola storia da raccontare e un’opportunità di navigazione interna su Travino.

Le tipologie di Cannonau: rosso, rosato e oltre

La DOC Cannonau di Sardegna comprende molteplici espressioni:

  • Rosso – ampio, intenso, rappresentativo
  • Rosato – vivace, fruttato, piacevole
  • Riserva – evoluto, profondo, strutturato
  • Classico – fedele al territorio
  • Passito e Liquoroso – dolcezza e carattere

Il bouquet è ricco di frutti rossi, spezie, erbe aromatiche, con accenti di mirto ed eucalipto. Il corpo è avvolgente, con tannini integri e colorazione che evolve dal rubino al granato. Si tratta di un profilo organolettico in grado di soddisfare chi si avventura nella bevuta quotidiana così come chi cerca esperienze più sofisticate.

Cosa abbinare al Cannonau: i migliori accostamenti

Il Cannonau di Sardegna sa farsi amare anche a tavola, grazie alla sua struttura e ricchezza aromatica:

  • Carni rosse alla brace, selvaggina, maialetto sardo
  • Pecorino stagionato e formaggi rustici
  • Paste al forno e primi saporiti
  • Risotti aromatici, ad esempio al tartufo
  • Piatti robusti mediterranei e francesi

A 18 °C, servito in calici larghi e con decantazione, sprigiona intensità e eleganza, valorizzando ogni boccone.

Curiosità: il vino più antico del Mediterraneo?

Il Cannonau potrebbe detenere un primato straordinario: reperti archeologici suggeriscono che sia uno dei vitigni più antichi del Mediterraneo. Questo accresce il suo valore, confermandolo non solo come vino, ma come simbolo di identità e continuità enologica sarda.

Travino FAQ - Domande più frequenti sul Cannonau di Sardegna

Cos’è il Cannonau di Sardegna?

È una denominazione DOC per vini rossi (ma anche rosati, classici, riserva, liquorosi e passiti) prodotti in tutta la Sardegna con almeno l’85 % di uve Cannonau.

Quali tipologie rientrano nella DOC Cannonau di Sardegna?

La DOC comprende diversi stili: rosso, rosato, rosso Riserva, Classico, Passito e Liquoroso, ciascuno con requisiti specifici di invecchiamento e uvaggio.

Da dove viene il Cannonau di Sardegna?

Il vitigno è autoctono della Sardegna, con evidenze archeologiche risalenti a oltre 3 000 anni fa che ne attestano la presenza sin dall’epoca nuragica.

Quali sono le caratteristiche sensoriali del Cannonau?

Robusto, caldo e avvolgente, presenta profumi di frutta rossa, spezie e note balsamiche; al palato è strutturato, persistente e tannico.

A quali piatti si abbina meglio il Cannonau di Sardegna?

Ideale con carni grigliate o arrosto, selvaggina, formaggi stagionati, primi robusti come fregula al ragù o risotti avvolgenti.

Qual è la temperatura di servizio consigliata?

Meglio servirlo intorno ai 16–18 °C in calici ampi per esaltare l’aromaticità e la struttura del vino.

Qual è il terroir ideale per il Cannonau?

Cresce su terreni poveri, sabbiosi o granitici, in condizioni di clima mediterraneo caldo e ventoso: il terroir ideale per concentrare profumi e struttura.

Perché il Cannonau è così rappresentativo della Sardegna?

Simbolo della tradizione vitivinicola sarda, unisce storia millenaria a uno stile enologico che riflette l’identità dell’isola.

Cosa distingue la tipologia “Classico” nella DOC Cannonau?

“Classico” richiede almeno 90 % di uve Cannonau coltivate nelle province di Nuoro e Ogliastra, con resa ridotta e invecchiamento minimo di due anni, 12 mesi in legno.

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