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Vigneti della Val d’Arno di Sopra DOC in Toscana

Val d’Arno di Sopra DOC: eccellenza toscana tutta da scoprire

Dove nasce il Val d’Arno di Sopra e perché non è da sottovalutare

Il Val d’Arno di Sopra DOC racconta una Toscana meno conosciuta ma ricca di carattere, tra le province di Arezzo e Firenze. Siamo in un’area incastonata tra il Chianti Classico e il massiccio del Pratomagno, dove le colline scendono dolcemente verso il fiume Arno. È una denominazione giovane, ufficializzata nel 2011, ma con radici viticole profondissime che affondano già nell’epoca etrusca.

Il disciplinare valorizza sia vitigni autoctoni come il Sangiovese sia internazionali come Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah e Chardonnay, rendendo la produzione estremamente varia: si va dai bianchi freschi agli spumanti, dai rossi intensi ai passiti da meditazione. Un panorama enologico capace di affascinare sia chi cerca tradizione sia chi è attratto dalla sperimentazione. Per saperne di più

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Storia e riconoscimento della DOC

La storia del Val d’Arno di Sopra DOC è lunga e affascinante. Già Plinio il Vecchio citava queste colline come tra le più vocate per la viticoltura. Per secoli, però, i vini locali sono stati assorbiti sotto etichette più note come Chianti o sottozone del Valdarno.

Solo nel 2011, grazie al riconoscimento del disciplinare, questa zona ha potuto esprimere pienamente la propria identità, distinguendosi per peculiarità geografiche, climatiche e varietali. Il disciplinare individua anche due sottozone di rilievo: Pietraviva e Pratomagno, ognuna con caratteristiche uniche.

Negli ultimi anni, molti produttori hanno sposato pratiche biologiche e sostenibili, contribuendo alla crescente reputazione della denominazione a livello nazionale e internazionale.

Il territorio e le sue sottozone

L’area di produzione del Val d’Arno di Sopra si estende prevalentemente in provincia di Arezzo, con alcuni sconfinamenti verso Firenze. Qui i vigneti si arrampicano su colline ventilate, con altitudini variabili e terreni misti che donano ai vini una notevole complessità.

Le due sottozone principali sono:

  • Pietraviva: più calda, con terreni profondi, ideale per vini morbidi e strutturati
  • Pratomagno: più fresca e rocciosa, perfetta per vini dalla spiccata acidità e longevità

Il clima mediterraneo è mitigato dall’altitudine e dalle escursioni termiche, che favoriscono un’ottima maturazione delle uve. I suoli argillosi, calcarei e ricchi di scheletro contribuiscono alla mineralità e alla personalità del vino, rendendo possibile l’espressione di vitigni toscani e internazionali con finezza.

Caratteristiche e varietà dei vini Val d’Arno di Sopra

Uno dei punti di forza del Val d’Arno di Sopra è la grande varietà tipologica. Ogni categoria esprime un volto diverso del territorio:

Vini Bianchi e Spumanti

  • Chardonnay (40–80%) come base, spesso accompagnato da Malvasia Bianca Lunga e Trebbiano
  • Aromi: frutta a polpa bianca, agrumi, note floreali
  • Ideali per aperitivi o piatti delicati; ottimi anche in versione Riserva

Vini Rossi e Rosati

  • Merlot dominante, ma presenti anche Cabernet SauvignonSyrah Sangiovese in purezza
  • Profumi di frutti rossi, spezie dolci e legno
  • Rosati freschi e fruttati, rossi strutturati con buon potenziale di affinamento

Passiti e Vendemmie Tardive

  • Da uve bianche (Malvasia, Chardonnay), dolci ma mai stucchevoli
  • Sentori di miele, albicocca e frutta secca

Versioni monovitigno (specificazione da vitigno)

  • Vini con almeno l’85% di un’unica varietà: Merlot, Syrah, Sangiovese, Cabernet Franc, Sauvignon
  • Ideali per chi cerca il carattere puro del vitigno in un contesto toscano

Abbinamenti consigliati

La versatilità dei vini Val d’Arno di Sopra li rende perfetti per la tavola, sia con piatti tradizionali italiani che con specialità francesi, grazie alla presenza nel nostro catalogo di entrambi i mondi vitivinicoli. Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

  • Bianchi freschi / Spumanti → tartare di pesce, formaggi freschi, insalate gourmet
  • Bianchi strutturati / Riserva → pollo arrosto, zuppe ai funghi, cucina toscana leggera
  • Rossi quotidiani → pasta al ragù, grigliate, salumi toscani
  • Rossi Riserva / Sangiovese monovitigno → selvaggina, brasati, pecorini stagionati
  • Passiti / Vendemmia Tardiva → crostate, cantucci, dolci con frutta secca

Curiosità: il Val d’Arno di Sopra ha un legame con Leonardo da Vinci

Pochi sanno che Leonardo da Vinci ha menzionato, nei suoi scritti, la viticoltura delle colline del Valdarno. Oltre a essere un artista, era anche agronomo e cartografo. In alcune delle sue mappe, annotava osservazioni sui terreni e sull’esposizione delle vigne. Una dimostrazione di come questa terra fosse già apprezzata secoli fa per la sua vocazione vinicola naturale.

Travino FAQ - Domande più frequenti sul Val d'Arno di Sopra

Che cosa significa “Val d’Arno di Sopra DOC/DOP”?

La denominazione Val d’Arno di Sopra (chiamata anche Valdarno di Sopra) identifica una DOC/DOP toscana che raggruppa vini bianchi, rossi, rosati, spumanti e passiti prodotti in specifici comuni della provincia di Arezzo.

Quali tipologie di vino rientrano nella denominazione Val d’Arno di Sopra?

Sono previste tipologie come Bianco, Rosso, Rosato, Spumante (anche spumante rosé), Passito e Vendemmia Tardiva, e versioni monovarietali con specificazione del vitigno.

Quali vitigni sono usati per i vini Val d’Arno di Sopra?

I vini bianchi usano prevalentemente Chardonnay, Malvasia Bianca Lunga e Trebbiano Toscano; per i rossi e rosati prevalgono Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese.

Quali sono le sottozone della DOC Val d’Arno di Sopra e cosa le distingue?

Ci sono le sottozone Pietraviva e Pratomagno. Esse differiscono per altitudine, esposizione e caratteristiche del suolo, fattori che influiscono su struttura, profumi e longevità dei vini.

Quali sono le caratteristiche organolettiche tipiche dei vini Val d’Arno di Sopra?

Bianco: colore paglierino, sentori fruttati delicati, freschezza bilanciata. Rosso: colore rubino, aromi di frutta rossa/matura, corpo medio‑pieno con tannini vivaci.

Quando immettere al consumo i vini Val d’Arno di Sopra?

Il disciplinare prescrive delle date minime per la messa in commercio: ad esempio il vino bianco non prima del 1° febbraio dell’anno successivo alla vendemmia; per rossi e riserva tempi maggiori, con periodi di affinamento in legno obbligatori per le versioni Riserva.

Con quali piatti abbinare un Val d’Arno di Sopra?

I bianchi: perfetti con antipasti, pesce, piatti leggeri, formaggi freschi. I rossi: ben si accompagnano con carni rosse, arrosti, selvaggina o formaggi stagionati. I vini Passito: ideali da meditazione o con dolci secchi/frutta secca.

Qual è il terroir del Val d’Arno di Sopra e come influisce sul vino?

La zona presenta suoli vari (alluvionali, pedecollinari) con altitudini medie che influenzano la temperatura, escursione termica e drenaggio. Ciò produce vini con buon equilibrio fra frutto, acidità e struttura.

Quali sono le versioni “monovitigno” nel Val d’Arno di Sopra e come riconoscerle?

Le versioni monovitigno richiedono almeno l’85% di un vitigno specifico tale come Sangiovese, Chardonnay, Sauvignon, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon o Cabernet Franc. In etichetta comparirà la menzione del vitigno.

Perché scegliere un Val d’Arno di Sopra per la tua prossima bottiglia?

Il Val d’Arno di Sopra offre vini versatili, di qualità, con forti legami col territorio toscano: perfetti sia per momenti quotidiani che speciali. Esplora ora la nostra selezione di Val d’Arno di Sopra e trova il vino che meglio racconta questa terra.