Marchesi di Ravarino

Sebbene l'azienda sia relativamente giovane, avendo effettuato la sua prima vendemmia nel 2014, si ispira ai metodi tradizionali per la raccolta e la produzione di vini di alta qualità. La loro tenuta si trova in una proprietà rurale con una storia affascinante, un tempo era un antico accampamento romano che ha mantenuto la sua tipica forma quadrata. L'acquisto di questo terreno è stato compiuto dal padre del fondatore dell'azienda alcuni anni fa, e oggi Marchesi di Ravarino è considerata una delle cantine più suggestive dell'Emilia-Romagna, con una produzione annuale di circa 50.000 bottiglie.

Nel vigneto, l'attenzione all'ambiente è evidente: le viti sono coltivate in modo naturale e potate solo quando necessario per promuovere la crescita sana delle piante. Questo non solo preserva l'ecosistema, ma contribuisce anche al miglioramento del gusto delle uve. Inoltre, l'azienda adotta metodi tradizionali di produzione, evitando l'uso di moderni dispositivi ad alta tecnologia. Ad esempio, per la produzione di vini frizzanti, seguono il metodo ancestrale che consiste in una leggera pressatura delle uve per estrarre i lieviti autoctoni presenti sui grappoli, seguita da una fermentazione in acciaio inox a temperatura controllata, di solito a bassa temperatura. Qui la fermentazione viene prima rallentata e poi bloccata conservando un contenuto di zuccheri sufficiente a garantire la ripresa della stessa dopo l’imbottigliamento, senza ulteriori aggiunte di zuccheri e lieviti.

I terreni su cui crescono le viti sono di tipo calcareo-argilloso, e l'alta umidità dell'area in cui si trovano favorisce la produzione di vini deliziosi. Tra le varietà di vino rosso  prodotte  ci sono il Lambrusco di Sorbara e il Lambrusco Salamino, mentre tra le varietà di vino bianco spicca il Grechetto Gentile. In definitiva, l'azienda si impegna a creare vini eccezionali che rappresentano al meglio il territorio e la passione che mettono nella loro produzione.