La cantina San Michele a Ripa rappresenta la fusione perfetta tra tecniche enologiche moderne e una tradizione vinicola antichissima. Rifiorita dopo anni di abbandono, questa azienda si è posta l’obiettivo ambizioso di produrre vini di altissima qualità, completamente privi di sostanze chimiche, conquistando un posto d’onore nelle degustazioni nazionali e internazionali.
Situata in una regione dalle radici vinicole millenarie, San Michele a Ripa si distingue per il profondo rispetto della natura e del paesaggio piceno, già noto per la produzione di vino ai tempi dei Piceni nel 1000 a.C. e poi apprezzato dai Romani dal 300 a.C. Questo legame con il passato si riflette nel restauro dei vigneti antichi, oggi curati in maniera naturale per preservare e valorizzare un territorio dall’inestimabile bellezza. L’azienda ha anche recuperato un vigneto storico di oltre 70 anni, un tempo in stato di abbandono, che oggi risplende in un’area naturale incastonata tra il verde e l’Adriatico. Con una viticoltura rispettosa della terra, ogni pianta è considerata parte di un ecosistema prezioso, senza alcun uso di prodotti chimici né nei campi né in cantina.
La cantina di San Michele a Ripa è situata in uno scenografico anfiteatro naturale, dove i vigneti sono orientati a sud-est, tra i 270 e i 350 metri di altitudine, per una perfetta esposizione al sole. Qui prosperano le uve di Pecorino, Passerina, Chardonnay, Merlot, Petit Verdot, Montepulciano e Sauvignon Blanc. I terreni sassosi e sciolti della regione picena offrono alle radici la possibilità di scendere in profondità, assorbendo minerali che arricchiscono i vini con un sapore inconfondibilmente autentico. Grazie alla combinazione di botti di legno e moderne vasche in acciaio, ogni vino viene lavorato con massima cura, coniugando tradizione e tecnologia per esprimere al meglio l’essenza del territorio piceno.