Vendemmia, uva e vino: quando raccogliere e perché il momento conta
Cosa leggerai in questo articolo?
- Cos’è (davvero) la vendemmia uva e perché il “quando” conta più del “come”
- Come si sceglie la data della vendemmia uva
- Vendemmia manuale o meccanica? Tecniche, tempi e logistica della raccolta uva
- Dalla filare alla cantina: i minuti che contano
- Clima che cambia: vendemmie più precoci e stili da ritarare
Cos’è (davvero) la vendemmia uva e perché il “quando” conta più del “come”
La vendemmia uva non è solo la raccolta dei grappoli, ma il momento cruciale in cui si decide lo stile del vino.
Noi amanti del buon vino sappiamo vita, morte e miracoli di questa antichissima pratica! Oggi vogliamo raccontarvela con un calice in mano, prendiamo un buon rosso? Perfetto per l’autunno!
Il timing è cruciale! Scegliere quando si fa la vendemmia significa fissare l’equilibrio tra zuccheri, acidità, aromi e tannini che daranno identità al vino finale.
Dovete sapere che, durante la maturazione, lo zucchero negli acini aumenta mentre l’acido malico diminuisce; questo processo varia a seconda di vitigno, clima, suolo e tecniche di gestione del vigneto.
Ma quindi quando si vendemmia? La finestra di raccolta è determinata dall’intervallo tra il momento in cui l’uva cambia colore (in gergo tecnico si parla di “invaiatura”) e la piena maturazione.
Farla prima o dopo può fare la differenza tra un bianco fresco e agrumato e un rosso maturo, intenso e strutturato.
Come si sceglie la data della vendemmia uva
I maestri del vino, enologi, hanno molte decisioni da fare per un singolo vino, e stabilire quando si fa la vendemmia è una delle decisioni più delicate.
Il calendario non conta! Ogni varietà e ogni vigneto segue il proprio ritmo di maturazione. Per scegliere la data ottimale si valutano tre grandi famiglie di indicatori, che corrispondono a tre diversi livelli di maturità dell’uva.
Vediamoli assieme:
- Maturità tecnologica: È l’indicatore utilizzato per tutte le uve, bianche e rosse. Si basa principalmente sul rapporto tra zuccheri e acidità, perché questi due fattori influenzano direttamente la gradazione alcolica e il gusto finale del vino.
- Maturità fenolica: Fondamentale soprattutto per i vini rossi. Si concentra su composti presenti in bucce e vinaccioli:
- Antociani, che determinano il colore del vino
- Tannini, che danno corpo, struttura e la tipica sensazione di astringenza
- Maturità aromatica: Riguarda il momento in cui l’uva sprigiona al meglio il suo potenziale aromatico. Non si osservano solo zuccheri e acidità, ma soprattutto i precursori aromatici (come tioli e terpeni) che, durante la fermentazione, si trasformano in note fruttate, floreali o speziate.
Questa lezione sta diventando troppo tecnica! Facciamo pausa vino? Noi da bravi veneti siamo appassionati della Valpolicella, sapevi che ora su Travino abbiamo anche il Ripasso?
Vendemmia manuale o meccanica? Tecniche, tempi e logistica della raccolta uva
Torniamo a noi! La vendemmia!
Ogni vigneto può essere vendemmiato in svariati modi: a mano o con macchine vendemmiatrici, e non esiste un metodo “migliore” in assoluto, l’importante è che esca del buon vino.
Facciamo un piccolo focus sui tipi di vendemmia maggiormente utilizzati:
- Raccolta manuale: è il metodo più preciso in quanto permette di selezionare i grappoli singolarmente. É indispensabile per cru delicati o vecchie vigne che magari hanno forti pendenze. Sicuramente rispetto a quella meccanica è più costosa, però è anche una bella esperienza (alcuni del nostro Team andavano a vendemmiare!)
- Raccolta meccanica: negli anni le macchine sono riuscite a migliorare riducendo le impurità che si trattenevano inizialmente, questo ci fa capire che è comunque la qualità viene preservata, ottimo per vigneti ben impostati e sani.
- Vendemmia notturna: Non tutti sanno ma in alcune zone si sceglie di vendemmiare di notte, quando le temperature sono più basse, in maniera tale che gli acini rimangano integri e freschi. Si parla principalmente di bianchi e rosati in questo caso.
Dalla filare alla cantina: i minuti che contano
La qualità finale non dipende solo dalla maturità dell’uva e dalla vendemmia, ma anche dalla sua condizione al conferimento.
Tempi brevi di trasporto, acini integri, protezione dall’ossigeno e controllo della temperatura sono fattori critici per preservare freschezza e potenziale aromatico. Questo ci fa capire che ogni movimento e minuto conta.
Clima che cambia: vendemmie più precoci e stili da ritarare
Negli ultimi decenni, i dati storici raccolti inItalia, Francia e Svizzera mostrano una tendenza chiara: la vendemmia uva avviene sempre più spesso in anticipo rispetto al passato.
Purtroppo il riscaldamento globale, con temperature medie più alte e ondate di calore portano a una maturazione più rapida degli acini, con effetti diretti su alcol, acidità e profilo aromatico dei vini.
A livello globale, l’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) collega la variabilità produttiva agli eventi meteorologici estremi. Le campagne 2023 e 2024, per esempio, hanno segnato livelli tra i più bassi degli ultimi 60 anni.
Per i produttori questo scenario significa adattarsi: scegliere varietà più resistenti, gestire in modo diverso suolo e chioma, anticipare la raccolta o in alcuni casi spostare i vigneti verso aree più fresche.
Insomma, capiamo che il vino non è solo quel momento di serenità fra amici, è un mondo complesso.
Per questo noi siamo del parere che un calice di buon vino, non è solo un calice di vino, è storia, è un mondo tutto da scoprire e raccontare.
Ora però dobbiamo andare, ci vediamo qua di nuovo a breve? Noi portiamo il vino, come al solito, voi la curiosità!
Il Team di Travino.
02/10/2025










