Dolcetto di Dogliani: eleganza tipica delle Langhe
Dolcetto di Dogliani, tra storia, tradizione e carattere piemontese
Il Dolcetto di Dogliani è un vino rosso secco a denominazione DOCG dal 2005, simbolo autentico delle Langhe meridionali. Il suo vitigno, coltivato su queste colline fin dall’anno Mille secondo gli studi del professor Dalmasso, venne ufficialmente regolamentato nel 1593 dal Comune di Dogliani per garantirne la giusta maturazione.
Le alture fresche, protette dalle Alpi Marittime e dall’Appennino ligure, offrono un clima ideale a questo vitigno esigente: ventilazione costante, escursioni termiche, terreni calcareo-argillosi.
Ne nasce un rosso dalla personalità definita, che racconta il legame profondo tra viticoltura, territorio e artigianalità. Per saperne di più
Storia della denominazione e affermazione del DOCG
Le radici storiche del Dolcetto di Dogliani DOCG affondano nel cuore del Medioevo, con documenti che ne certificano la coltivazione già intorno al 1000. Nel 1974 ottenne la denominazione DOC, e solo nel 2005 venne riconosciuto come Dogliani DOCG, un passo importante che ha unificato diverse sottozone e rafforzato l’identità del territorio.
Il disciplinare aggiornato nel 2011 ha contribuito a elevarne la qualità, rafforzando il suo ruolo all’interno della viticoltura piemontese ed esaltandone le peculiarità rispetto ad altri rossi della regione come il Dolcetto d'Alba o il Dolcetto di Diano d’Alba.
Il terroir unico delle colline di Dogliani
L’unicità del Dogliani vino risiede nel suo terroir, che unisce il patrimonio culturale locale a condizioni pedoclimatiche d’eccellenza.
Le zone incluse nella denominazione – Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Clavesana, Farigliano, Monchiero, Rocca Cigliè e in parte Roddino e Somano – offrono vigne storiche con più di trent’anni d’età, radici profonde e grande capacità espressiva.
I terreni calcareo-argillosi e il microclima alpino generano un vino equilibrato, fresco, dal profilo autentico e distintivo, che riflette tutta la vocazione della zona.
Note di degustazione e stile
Il Dolcetto di Dogliani si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei luminosi. Al naso spiccano profumi di frutta rossa matura, mora, ciliegia selvatica e una piacevole nota di mandorla amara. In bocca è secco, armonico, con acidità contenuta e tannini delicati che lo rendono facile da bere, ma mai banale. Nella versione Superiore DOCG, il vino è sottoposto a un affinamento minimo di 12 mesi e presenta maggiore struttura, complessità e capacità di evoluzione.
Con cosa abbinarlo? Idee e ispirazioni
La versatilità del Dolcetto di Dogliani DOCG lo rende ideale per accompagnare piatti tradizionali piemontesi ma anche ricette più semplici. È perfetto con preparazioni rustiche, grazie alla sua morbidezza e al tannino moderato che valorizza i sapori senza sovrastarli.
Ecco alcuni abbinamenti consigliati:
- Pasta all’uovo con ragù di carne
- Agnolotti del plin al sugo d’arrosto
- Tajarin ai funghi o tartufo
- Carni bianche arrosto o brasate leggere
- Salumi della tradizione piemontese
- Formaggi semistagionati come toma o robiola stagionata
In alternativa, si presta benissimo anche ad antipasti misti e piatti della cucina regionale, ideale anche in abbinamento a piatti francesi dalla struttura simile.
Curiosità: il Dogliani amato dai produttori di Barolo
Non tutti sanno che molti celebri produttori di Barolo dedicano una parte delle loro vigne alla produzione di Dolcetto di Dogliani.
Questo perché, nonostante sia spesso considerato un vino “quotidiano”, il Dogliani rappresenta una sfida tecnica affascinante: il vitigno è delicato, sensibile agli sbalzi climatici e richiede grande attenzione in vigna.
Inoltre, è spesso il primo vino dell'annata a essere imbottigliato: un biglietto da visita immediato che racconta già a gennaio l'andamento della vendemmia precedente.
Travino FAQ - Domande più frequenti sul Dolcetto di Dogliani
Cos’è il Dolcetto di Dogliani?
È un vino rosso piemontese ottenuto al 100 % da uve Dolcetto. Ha ottenuto lo status DOC nel 1974 e dal 2005 è riconosciuto DOCG, simbolo della sua qualità nel territorio delle Langhe.
Quali sono le caratteristiche organolettiche del Dolcetto di Dogliani?
Presenta un colore rosso rubino, con riflessi violacei; al naso abbonda di frutta rossa, ciliegia, mandorla amara e spezie leggere; al palato è secco, morbido, con moderata acidità e un finale armonico e leggermente amarognolo.
Cosa differenzia il Dolcetto di Dogliani dal Dogliani Superiore?
Il Dolcetti DOCG classico è fresco, immediato e fruttato, pensato per una beva facile. Il Superiore offre maggiore concentrazione, aromi di sottobosco e spezie, grazie a vinificazioni più strutturate e affinamenti più intensi.
Quando e come servire il Dolcetto di Dogliani?
Va servito a una temperatura di circa 16–20 °C per esaltarne la bevibilità; è ideale da bere giovane, nei primi 3 anni, anche se alcune versioni possono invecchiare fino a 8 anni mantenendo morbidezza e struttura.
Che piatti si abbinano al Dolcetto di Dogliani?
Perfetto con la cucina piemontese: agnolotti del plin, tajarin al ragù, formaggi semistagionati, salumi, arrosti o primi piatti non eccessivamente elaborati. La sua freschezza equilibra sapori robusti senza sovrastarli.
Da dove arriva il Dolcetto di Dogliani?
Proviene da vigneti delle Langhe meridionali (provincia di Cuneo), in comuni come Dogliani, Farigliano, Belvedere Langhe, Briaglia e altri, su colline ben esposte, ventilate e ben drenate.
Perché il nome "Dolcetto" se il vino è secco?
Il nome deriva probabilmente dal dialetto “dosset”, che indica morbidezza, non dolcezza. L’uva può avere zuccheri, ma il vino risultante è rigorosamente secco: la fermentazione trasforma tutti gli zuccheri residui.
Quali sono i migliori contesti per gustare un Dolcetto di Dogliani?
È perfetto come vino da pasto quotidiano, grazie alla sua struttura equilibrata e alla beva piacevole. Si adatta bene sia a cene informali in famiglia, sia a momenti conviviali tra amici.
Quanto può durare il Dolcetto di Dogliani in cantina?
Generalmente va bevuto entro 3–4 anni, anche se versioni particolarmente ben vinificate (soprattutto Superiore) possono reggere fino a 8 anni, guadagnando morbidezza e complessità.
Dove trovare una selezione di Dolcetto di Dogliani online?
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