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Vigneti del Montepulciano d’Abruzzo al tramonto tra le colline abruzzesi

Montepulciano d’Abruzzo DOC: Iconicità abruzzese

Montepulciano d’Abruzzo DOC: caratteristiche e territorio

Il Montepulciano d’Abruzzo DOC è uno dei vini rossi italiani più riconoscibili, apprezzato per il suo equilibrio tra struttura, frutto e bevibilità. Questa denominazione nasce esclusivamente in Abruzzo, da vigneti che si estendono dalle colline litoranee fino ai pendii appenninici delle province di Chieti, Teramo, L’Aquila e Pescara. Su Travino trovi una selezione dedicata di etichette Montepulciano d’Abruzzo DOC, adatte a ogni occasione: dai rossi giovani e immediati, fino alle versioni riserva più complesse e strutturate, perfette per un regalo o una serata importante. Per saperne di più

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Le sottozone che arricchiscono la DOC

Dal 1968, anno del riconoscimento ufficiale, la denominazione Montepulciano d’Abruzzo DOC è cresciuta fino a includere sei sottozone geografiche con caratteristiche pedoclimatiche ben distinte. Ogni zona contribuisce a creare un profilo unico, riconoscibile nel bicchiere.

  • Colline Teramane DOCG, la più prestigiosa, offre vini dal tannino cesellato, lunga persistenza e ottima capacità di invecchiamento
  • Teate e Terre dei Vestini generano vini rotondi e ampi, con ottima morbidezza e frutto maturo
  • Terre di Casauria, Alto Tirino e Terre dei Peligni sono invece note per la spinta acida, i toni minerali e un profilo più verticale e gastronomico

L’introduzione di queste sottozone ha permesso di elevare il livello qualitativo dell’intera denominazione, favorendo la produzione di Montepulciano d’Abruzzo DOC sempre più legati al terroir. Sono elementi fondamentali anche per i consumatori che ricercano bottiglie con identità e tipicità specifiche.

Un microclima ideale per la denominazione

L’areale del Montepulciano d’Abruzzo DOC si distingue per la sua ricchezza ambientale e climatica, che garantisce alle uve le condizioni ideali per esprimersi al meglio. Dalle zone costiere a quelle interne, le differenze tra suoli, altitudini ed esposizioni creano un mosaico enologico affascinante.

Le caratteristiche principali dell’ambiente includono:

  • Altitudini comprese tra 200 e oltre 600 metri, che favoriscono l’escursione termica
  • Venti provenienti dall’Adriatico che asciugano i grappoli, limitando l’uso di trattamenti
  • Suoli calcareo-argillosi e sabbiosi, ideali per ottenere vini equilibrati tra struttura e freschezza
  • Clima mediterraneo temperato, con estati calde ma ventilate e inverni non troppo rigidi

Questi fattori ambientali, combinati con pratiche enologiche moderne, permettono di ottenere vini dal profilo aromatico ricco, con note di frutti rossi, spezie e una persistenza gustativa che ha reso famosa la denominazione a livello nazionale e internazionale.

Profilo organolettico e tempi di affinamento

Dal punto di vista sensoriale, il Montepulciano d’Abruzzo DOC si distingue per un rosso rubino intenso, talvolta con riflessi violacei nei primi anni. Con l’invecchiamento, può evolvere verso toni granato. L’impatto olfattivo è immediato: ciliegia matura, prugna, amarena, a cui si uniscono spesso spezie dolci, liquirizia, pepe nero e sfumature terrose nelle versioni più affinate.

Al palato è pieno e avvolgente, con una trama tannica ben presente ma mai scomposta, che sostiene una struttura solida. L’acidità equilibrata garantisce freschezza e longevità, rendendo il vino adatto anche a lunghi affinamenti in bottiglia.
Le regole del disciplinare sono precise:

  • Il vino base può essere commercializzato dal 1° marzo dell’anno successivo alla vendemmia
  • La versione Riserva richiede un affinamento di almeno 24 mesi, di cui 9 in legno
  • Per la Colline Teramane DOCG, il disciplinare prevede almeno 36 mesi totali, con almeno 12 mesi in botti di legno

Questo inquadramento normativo è fondamentale per garantire standard qualitativi costanti e fornire al consumatore un riferimento preciso sul grado di evoluzione del vino.

Abbinamenti gastronomici consigliati

La forza del Montepulciano d’Abruzzo DOC è la sua straordinaria versatilità a tavola. Grazie alla struttura importante, ai tannini ben levigati e all’acidità naturale, questo rosso si presta ad accompagnare piatti rustici e strutturati, ma anche preparazioni più semplici che vogliono un vino capace di esaltarle.

Tra gli abbinamenti ideali:

  • Carni rosse alla griglia o al forno, come costate e tagliate
  • Brasati e stracotti di manzo o agnello
  • Primi piatti con ragù di carne, in particolare pasta all’uovo come chitarra o pappardelle
  • Formaggi stagionati: pecorino, caciocavallo, parmigiano
  • Cucina tipica abruzzese: arrosticini, timballi, agnello cacio e ovo

Per una degustazione ottimale: servi il Montepulciano d’Abruzzo giovane intorno ai 16–18 °C, mentre per le versioni riserva o affinate, si può salire fino ai 20 °C. Utilizza un calice ampio tipo Bordeaux, che permetta al vino di aprirsi e sprigionare al meglio le sue note complesse.

Curiosità: il Cerasuolo d’Abruzzo nasce proprio da qui

Forse non tutti sanno che dal Montepulciano d’Abruzzo si ricava anche uno dei rosati italiani più tipici: il Cerasuolo d’Abruzzo DOC. Vinificato in rosa, conserva la struttura del Montepulciano ma si presenta con freschezza, colore brillante e grande facilità di abbinamento. Un vino perfetto per l’estate e per chi vuole esplorare una sfumatura diversa dello stesso grande vitigno.

Travino FAQ - Domande più frequenti sul Montepulciano d'Abruzzo

Cos’è il Montepulciano d’Abruzzo DOC?

È una denominazione italiana (DOC) riservata ai vini rossi prodotti in Abruzzo con almeno l’85 % di uva Montepulciano, secondo il disciplinare vigente.

Quali sono le sottozone del Montepulciano d’Abruzzo DOC?

Le sottozone includono Alto Tirino, Casauria, Teate, Terre dei Peligni, Terre dei Vestini e altre ancora, ciascuna con requisiti specifici di resa, alcol e affinamento.

Che caratteristiche organolettiche ha questo vino?

Colore rosso rubino intenso (con sfumature violacee), profumi di frutti rossi maturi, spezie e note eteree; al gusto è pieno, secco, armonico, con tannini ben presenti.

Quando può essere commercializzato?

Il Montepulciano d’Abruzzo DOC non può essere immesso al consumo prima del 1° marzo dell’anno successivo alla vendemmia.

In cosa differisce la versione “Riserva”?

La dicitura “Riserva” richiede un periodo minimo di invecchiamento di due anni (con almeno 9 mesi in legno) e requisiti più stringenti rispetto alla versione “base”.

Con quali piatti si abbina al meglio?

Si sposa bene con carni rosse alla griglia, arrosti, selvaggina, primi piatti con sughi robusti e formaggi stagionati.

A quale temperatura servirlo?

È consigliato servirlo tra i 18 °C e i 20 °C per esaltare profumi, gusto e struttura.

Quanto può durare nel tempo?

Le versioni principali sono da consumare entro 3‑5 anni, mentre alcune versioni Riserva o da sottozone pregiate possono avere potenziale evolutivo maggiore.

Come trovare la miglior selezione di Montepulciano d’Abruzzo DOC?

Visita la sezione Montepulciano d’Abruzzo DOC su Travino, filtra per caratteristiche e scegli il vino più adatto al tuo palato tra le proposte disponibili.