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Vini Biologici: Il futuro del vino è biologico 

Il termine “vino biologico” non si riferisce solo al prodotto finale, ma abbraccia un intero processo produttivo basato sulla sostenibilità, sull’artigianalità e sulla qualità. I vini biologici sono il risultato di una filosofia che rispetta l’ambiente, la biodiversità e i cicli naturali, offrendo a tutti i consumatori un’esperienza autentica e responsabile. La certificazione biologica garantisce che le pratiche utilizzate, sia in vigna che in cantina, seguano rigorosi standard stabiliti dall'Unione Europea.  Per saperne di più

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Storia e principi 

La produzione di vini biologici ha radici che affondano nella tradizione agricola di molte regioni europee, ma il movimento come lo conosciamo oggi è nato negli anni ‘70 e ‘80, in risposta alla crescente industrializzazione dell’agricoltura. Gli agricoltori e i vignaioli iniziarono a cercare alternative sostenibili, eliminando pesticidi chimici, erbicidi e fertilizzanti sintetici a favore di metodi naturali come la rotazione delle colture, l’utilizzo di compost organico e la preservazione della fertilità del suolo. Nel 2012, l’UE ha introdotto norme specifiche per il vino biologico, che includono regolamenti sulla coltivazione, la vinificazione e l’etichettatura. Tra i requisiti principali troviamo l’utilizzo di uve biologiche al 100% e la limitazione nell’uso di solfiti. 

Il territorio e le pratiche sostenibili 

Le vigne biologiche sono spesso situate in aree con ecosistemi equilibrati, dove il clima e il terreno favoriscono la crescita di uve sane senza l’uso di sostanze chimiche invasive. Questi vigneti rappresentano l’essenza dell’artigianalità: ogni intervento è mirato a rispettare la naturale armonia tra le piante, il suolo e gli organismi viventi. Un elemento distintivo della viticoltura biologica è la copertura vegetale tra i filari. Questa pratica non solo previene l’erosione del suolo, ma promuove anche la biodiversità, fornendo habitat per insetti utili e migliorando la capacità del terreno di trattenere l’acqua. 

Caratteristiche sensoriali 

I vini biologici si distinguono per la loro autenticità e la capacità di esprimere al meglio il territorio da cui provengono. Al naso, sono spesso più intensi e ricchi, con aromi che spaziano da frutti freschi a note floreali e terrose. In bocca, la struttura è equilibrata, con tannini delicati e un’acidità vivace che riflette la genuinità delle uve. Il minimo utilizzo di additivi permette al vino di evolversi naturalmente. Questo si traduce in una bevanda che non solo è piacevole al palato, ma che rappresenta anche un’esperienza di connessione con la natura. 

Abbinamenti e occasioni 

I vini biologici si prestano a molteplici abbinamenti culinari, grazie alla loro versatilità e purezza. Dai bianchi freschi e aromatici perfetti con piatti vegetariani e frutti di mare, ai rossi strutturati che esaltano carni, formaggi stagionati e primi piatti elaborati, ogni bottiglia racconta una storia unica che arricchisce la tavola. 

Un mercato in crescita 

Secondo recenti dati, la domanda di vini biologici è in costante aumento, spinta da consumatori sempre più attenti alla sostenibilità e alla qualità. Questa tendenza è destinata a crescere ulteriormente, con molte cantine che stanno convertendo i loro vigneti al biologico per rispondere alle aspettative del mercato.

Travino FAQ - le domande più frequenti sui Vini Biologici

Cosa si intende per vino biologico?
Un vino biologico è realizzato utilizzando esclusivamente uve coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica, evitando l’impiego di fertilizzanti chimici, erbicidi e pesticidi di sintesi. Anche il processo di vinificazione segue regole precise, con un utilizzo limitato di sostanze aggiuntive.

Quali normative regolano i vini biologici in Europa?
Dal 2012, l’Unione Europea applica il Regolamento 203/2012, che definisce le pratiche obbligatorie per la produzione di vini biologici. Queste includono linee guida per la coltivazione delle uve e limitazioni sull’uso di additivi e solfiti in cantina.

Quali sono le regole enologiche per produrre vini biologici?
La produzione di vini biologici prevede l’utilizzo di un numero ridotto di coadiuvanti rispetto ai metodi convenzionali. I limiti di anidride solforosa sono fissati a 100 mg/l per i vini rossi secchi e 150 mg/l per i bianchi secchi, garantendo un approccio più naturale.

Cosa distingue un vino biologico da un vino biodinamico?
I vini biologici rispettano gli standard dell’agricoltura biologica, mentre i vini biodinamici seguono principi ancora più rigorosi, basandosi sull’uso di preparati biodinamici e pratiche legate ai cicli lunari e planetari, secondo la filosofia dell’agricoltura biodinamica.

Come identificare un vino biologico dall'etichetta?
I vini biologici certificati mostrano in etichetta il logo europeo del biologico, una foglia stilizzata su fondo verde. Inoltre, l’etichetta riporta il nome e il codice dell’organismo di controllo che ha certificato il prodotto.

I vini biologici contengono solfiti?
Sì, i vini biologici possono contenere solfiti, ma in quantità inferiori rispetto ai vini convenzionali. I limiti stabiliti dalle normative europee garantiscono una presenza ridotta, rendendo questi vini più naturali e rispettosi della salute.