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Vigneti del Salice Salentino DOC nella terra rossa del Salento

Salice Salentino Puglia: l’anima rossa dei vini DOC del Sud

Che cos'è il Salice Salentino Puglia DOC?

Il Salice Salentino Puglia DOC è una delle denominazioni più rappresentative del panorama vitivinicolo pugliese. Riconosciuta nel 1976, affonda le sue radici nel cuore del Salento, tra le province di Lecce e Brindisi, dove il clima mediterraneo, le terre rosse argillose e le uve autoctone come il Negroamaro danno vita a vini autentici e intensi.
La denominazione include una varietà di tipologie: dai classici vini rossi strutturati, ai rosati eleganti, fino a bianchi freschi e versioni spumantizzate, ideali per ogni occasione e palato. Per saperne di più

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Storia e origine del Salice Salentino DOC

La storia del Salice Salentino DOC affonda le radici nella tradizione contadina del territorio salentino, dove la viticoltura ha sempre avuto un ruolo centrale. Già negli anni ’30, nelle campagne tra Salice Salentino, Guagnano e altri comuni limitrofi, si vinificavano uve autoctone come il Negroamaro e la Malvasia Nera, creando vini rossi e rosati dal profilo intenso.

Il punto di svolta arrivò nel 1954, quando la storica cantina Leone de Castris lanciò sul mercato il primo vino etichettato “Salice”. Si trattava di un Negroamaro in purezza, che ottenne grande successo a livello nazionale e attirò l’interesse del mercato estero. Questo successo aprì la strada al riconoscimento della denominazione DOC Salice Salentino nel 1976.

Negli anni successivi, la DOC si è ampliata includendo anche versioni rosato e bianco, oltre alle varianti riserva, consolidando la propria reputazione come una delle DOC più complete e versatili del panorama vitivinicolo della Puglia.

Un territorio che parla nel calice

La zona di produzione del Salice Salentino Puglia DOC si estende in un’area strategica del Salento settentrionale, dove il terroir contribuisce in maniera decisiva al profilo qualitativo dei vini. I comuni coinvolti nella denominazione comprendono Salice Salentino, Guagnano, San Pancrazio Salentino, Campi Salentina, San Donaci e Veglie, tutti accomunati da un microclima favorevole alla viticoltura.

Le estati calde e secche, tipiche della Puglia meridionale, sono mitigate da brezze costanti che arrivano dal mare, garantendo una perfetta maturazione delle uve e una sanità costante dei grappoli. Gli inverni miti, invece, permettono una corretta fase di riposo delle viti.

I suoli argillosi e ricchi di ossidi di ferro, che donano la caratteristica colorazione rossa alla terra, sono ideali per la coltivazione del Negroamaro, ma anche per uve bianche come il Fiano, il Chardonnay e il Pinot Bianco, conferendo mineralità e struttura ai vini.

Le caratteristiche dei vini Salice Salentino

Vino Rosso

Il Salice Salentino Rosso DOC, quasi sempre a base di Negroamaro (minimo 75%), rappresenta la punta di diamante della denominazione. Si presenta con un colore rubino profondo, che tende al granato con l’invecchiamento, specie nelle versioni Riserva, che richiedono almeno 24 mesi di affinamento, di cui 6 in legno.
Al naso si riconoscono note intense di frutta rossa matura, ciliegia sotto spirito, prugna, e spezie come pepe nero e noce moscata. Nei vini affinati in barrique, emergono anche toni vanigliati e tostati.
Al palato, il vino è strutturato, caldo, avvolgente, con tannini morbidi ma decisi e un finale lungo e persistente. Un vino ideale per piatti robusti, perfetto da degustare anche dopo alcuni anni di evoluzione in bottiglia.

Vino Rosato

La versione rosata del Salice Salentino, ottenuta principalmente da Negroamaro vinificato in rosa, è una delle eccellenze del sud Italia. Il colore è rosa cerasuolo brillante, mentre il profumo risulta floreale e delicatamente fruttato, con sentori di fragoline, melograno e fiori di campo.
In bocca il rosato è fresco, vivace e bilanciato, con un sorso agile e dissetante, ideale per chi cerca un vino facile da bere ma mai banale. Ottimo sia per l’aperitivo che per accompagnare piatti mediterranei a base di verdure e pesce.

Vino Bianco

Meno conosciuto ma interessante, il Salice Salentino Bianco DOC viene prodotto con uve Chardonnay, Fiano e Pinot Bianco, in proporzioni variabili. Alla vista si presenta giallo paglierino brillante, mentre al naso emergono note floreali, agrumate e fruttate, con profumi di mela verde, fiori bianchi e pesca.
Il sorso è piacevolmente fresco e armonico, con una buona spalla acida che lo rende perfetto per la stagione calda. Nelle versioni frizzanti o spumante, si apprezza la finezza della bollicina e la leggerezza del gusto.

Abbinamenti gastronomici con i vini Salice Salentino

Il Salice Salentino DOC è estremamente versatile e accompagna perfettamente una vasta gamma di preparazioni. Le sue diverse espressioni si adattano bene sia a piatti della tradizione pugliese sia a cucina più creativa o internazionale. Ecco alcuni abbinamenti ideali per ogni versione:

  • Vino rosso: arrosti di carne, agnello al forno, costate alla griglia, brasati, selvaggina, formaggi stagionati come pecorino e caciocavallo
  • Vino rosato: piatti a base di pesce azzurro, grigliate miste di mare, insalate con pomodori secchi o tonno, salumi leggeri
  • Vino bianco: antipasti freddi, crostacei, crudité di mare, couscous di verdure, piatti vegetariani, formaggi freschi

Particolarmente interessante è l’abbinamento del Salice Salentino Rosso con le orecchiette al ragù di carne o la parmigiana di melanzane, mentre il bianco trova grande armonia con piatti estivi a base di pesce o con la focaccia pugliese.

Curiosità: un vino che ha conquistato Hollywood

Pochi lo sanno, ma una bottiglia di Salice Salentino Riserva è stata servita in una cena di gala a Los Angeles durante un evento legato agli Oscar. La sua intensità e struttura lo hanno reso uno dei vini pugliesi più amati all’estero, tanto da essere inserito nelle carte di ristoranti stellati di Parigi e New York. Un esempio di come la tradizione salentina possa farsi spazio anche nelle tavole più prestigiose del mondo.

Travino FAQ - Domande più frequenti sul Salice Salentino

Che cosa significa “Salice Salentino DOC” e da dove proviene questa denominazione?

La DOC Salice Salentino è una denominazione di origine controllata riservata a vini prodotti nelle province di Lecce e Brindisi, in Puglia. Il disciplinare stabilisce caratteristiche specifiche per vitigni, vinificazione e zona di produzione.

Quali vitigni sono usati per il Salice Salentino rosso, bianco e rosato?

Il vino rosso è basato principalmente sul vitigno Negroamaro (almeno il 75%), eventualmente con Malvasia Nera o altri idonei. Il bianco può essere ottenuto da Chardonnay, Fiano, Pinot Bianco e altre uve bianche approvate. Il rosato prevede almeno il 75% di Negroamaro.

Quali sono le caratteristiche organolettiche del Salice Salentino rosso?

Colore rubino intenso, odore intenso con aromi fruttati e speziati, sapore pieno, asciutto, robusto ma vellutato, con buon corpo e struttura.

Cosa distingue il Salice Salentino Riserva dagli altri Salice Salentino?

La versione “Riserva” richiede tempi di invecchiamento superiori; spesso offre maggiore complessità nei profumi, riflessi più maturi (granato), tannini più rotondi e struttura più pronunciata.

Salice Salentino è adatto per abbinamenti con quali piatti?

Il rosso si abbina bene a carni arrosto, stufati, formaggi stagionati. Il rosato e i bianchi con piatti più leggeri come pesce, antipasti, cucina mediterranea.

In che modo il clima e il terroir della Puglia influenzano il Salice Salentino?

Clima caldo e soleggiato, suoli mediterranei, escursioni termiche, vento marino favoriscono una maturazione buona delle uve, aromi intensi, struttura robusta e acidità equilibrata.

Quali sono le differenze tra le tipologie bianco, rosato e Aleatico di Salice Salentino?

Bianco: secco o abboccato, fresco, con uve bianche.;

Rosato: da Negroamaro, colore rosa cerasuolo, profumi fruttati;

Aleatico: versione dolce o liquorosa, uve Aleatico, più intenso e dolce

Quando si svolge la vendemmia per il Salice Salentino?

La vendemmia per le uve a bacca nera (es. Negroamaro) generalmente comincia nei primi giorni di settembre.

Quanto può invecchiare un buon Salice Salentino e come evolve col tempo?

Anche se molti sono destinati a essere bevuti giovani, i Salice Salentino Riserva e le versioni Aleatico possono invecchiare bene diversi anni, sviluppando aromi più complessi di frutta matura, spezie, cuoio, terreni più levigati.

Perché scegliere Salice Salentino Puglia se vuoi comprare vino online?

Per la sua ricca tradizione vitivinicola, il disciplinare rigoroso, la varietà di tipologie (rosso, rosato, bianco, dolce), e per il rapporto qualità-prezzo tipico dei vini pugliesi. Esplora la nostra selezione di Salice Salentino per trovare la bottiglia perfetta per te.