Storia e origine 

Il Verdicchio è uno dei vitigni più antichi e distintivi dell'Italia centrale, con una storia che risale almeno al XVI secolo. Originario della regione delle Marche, il Verdicchio è sempre stato uno dei protagonisti dell'enologia locale, tanto da essere soprannominato "l'oro delle Marche". Documenti storici del 1500 ne testimoniano la presenza nel territorio, e da allora è stato una colonna portante della viticoltura marchigiana. Il vitigno prende il nome dal suo colore verde, che caratterizza sia gli acini che i riflessi del vino, e si è adattato magnificamente alle particolari condizioni pedoclimatiche della regione. 

Il territorio e clima che favoriscono il Verdicchio 

Il Verdicchio trova le sue espressioni più classiche nelle due principali zone di produzione: Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi, situato vicino alla costa adriatica, gode di un clima più mite e ventoso. I terreni ricchi di argilla e la vicinanza al mare conferiscono ai vini freschezza, note iodate e una mineralità raffinata. Questa zona è una delle più ampie aree di produzione nelle Marche, con una varietà di microclimi che influenzano il profilo dei vini. 

Il Verdicchio di Matelica, invece, si trova più nell'entroterra, in una valle circondata dagli Appennini. Questo territorio presenta un clima più freddo e continentale, con forti escursioni termiche tra giorno e notte. I terreni calcarei e argillosi di Matelica favoriscono la produzione di vini più complessi e strutturati rispetto a quelli di Jesi, con una maggiore intensità aromatica e capacità di invecchiamento. 

Caratteristiche sensoriali 

Dal punto di vista sensoriale, il Verdicchio si distingue per la sua acidità vivace e la spiccata sapidità. Le note tipiche includono agrumi come limone e mandarino, accompagnati da delicate sfumature di mandorla, spesso percepibili nel finale. Questo carattere mandorlato, tipico del Verdicchio, evolve nel tempo, trasformandosi da una leggera amarezza in gioventù a toni più dolci di marzapane con l'invecchiamento​. Il Verdicchio di Matelica è noto per la sua struttura più robusta e per le note di frutta matura e minerali, mentre il Verdicchio dei Castelli di Jesi tende ad essere più fresco e floreale, con un'acidità spiccata e una mineralità salina. 

Il Verdicchio a tavola 

Il Verdicchio è un vino estremamente versatile a tavola, grazie alla sua elevata acidità e alla sua freschezza. È il compagno ideale per piatti di pesce, dai crostacei ai molluschi, fino a preparazioni più complesse come il brodetto marchigiano. Si abbina perfettamente anche a primi piatti leggeri, come risotti e paste a base di verdure, e carni bianche. Le versioni più strutturate, come quelle Riserva, possono accompagnare piatti più ricchi, come il vitello tonnato o formaggi stagionati. Inoltre, il Verdicchio è utilizzato per produrre spumanti Metodo Classico e vini passiti, rendendolo un vitigno estremamente duttile per diverse occasioni gastronomiche.