Recioto della Valpolicella: il passito veronese che lascia il segno
Un piccolo sorso di dolcezza veronese
Il Recioto della Valpolicella è uno dei vini dolci rossi più iconici d’Italia, espressione autentica della tradizione vinicola veneta. Elegante, strutturato e naturalmente passito, rappresenta una delle eccellenze enologiche della provincia di Verona. Per saperne di più
Dalle origini romane alla DOCG: la lunga storia del Recioto
Il Recioto della Valpolicella DOCG ha radici antiche: già nel I secolo d.C. si praticava in queste terre il metodo dell’appassimento, per concentrare zuccheri e aromi nelle uve. Nei secoli, il Recioto ha accompagnato la storia del vino italiano, passando da vino contadino a vera e propria denominazione d’origine controllata e garantita.
Il nome “Recioto” deriva dal dialetto veneto recia, che indica le “orecchie” del grappolo, le punte più esterne e soleggiate, le più dolci. Queste venivano selezionate per la produzione di un vino dolce, intenso e persistente, ottenuto grazie alla fermentazione interrotta.
Nel 2010 arriva il riconoscimento ufficiale: il Recioto diventa DOCG, un sigillo di qualità che ne certifica origine, metodo e tradizione. A differenza dell’Amarone, che ne è una “deviazione secca”, il Recioto mantiene una dolcezza naturale bilanciata da struttura, acidità e profondità aromatica.
Un terroir unico: tra colline, microclimi e vitigni autoctoni
Il Recioto nasce in un territorio unico, tra le colline della Valpolicella Classica e della Valpantena, nella zona nord della provincia di Verona. Queste aree godono di condizioni ideali per la produzione di vini passiti: altitudine, escursioni termiche, ventilazione naturale e terreni morenici e calcarei ben drenanti.
Le uve, dopo la vendemmia, vengono lasciate ad appassire in fruttai ventilati per settimane o mesi, sviluppando concentrazioni zuccherine e aromatiche straordinarie. È proprio questo microclima che permette al Recioto della Valpolicella Classico di distinguersi dai passiti di altre regioni italiane o francesi. I vitigni previsti dal disciplinare sono:
- Corvina Veronese (fino al 95%)
- Rondinella (minimo 5%)
- Corvinone (in sostituzione parziale della Corvina)
- altri vitigni autoctoni rossi, non aromatici
L’uvaggio, profondamente legato al territorio, è parte essenziale dell’identità del Recioto.
Profondo, vellutato, complesso: com’è un Recioto nel calice?
Alla vista, il Recioto della Valpolicella si presenta con un rosso rubino carico, che può virare al granato con l’invecchiamento. La sua consistenza densa anticipa la ricchezza aromatica che lo contraddistingue. Il profilo olfattivo è ampio e avvolgente:
- frutta rossa matura (amarena, ciliegia sotto spirito, prugna)
- note speziate di cacao, vaniglia, pepe nero
- sentori di liquirizia, caramello e frutta secca
In bocca è morbido, dolce ma mai stucchevole, grazie a una freschezza equilibrante e tannini setosi. La lunga persistenza aromatica lo rende un vino da meditazione, perfetto per chi cerca un'esperienza sensoriale profonda e coinvolgente.
Abbinamenti perfetti: quando il Recioto incontra la tavola
Il Recioto della Valpolicella DOCG è sorprendentemente versatile. Ideale con dessert strutturati, può accompagnare anche piatti salati, creando contrasti raffinati.
Ecco alcuni abbinamenti consigliati:
- dolci al cioccolato fondente o torte al cacao
- pasticceria secca con noci, mandorle o fichi
- formaggi erborinati come Gorgonzola o Roquefort
- piatti speziati o agrodolci (es. brasati, anatra all’arancia)
- da gustare da solo, in momenti di relax o meditazione
Va servito in calici ampi, alla temperatura ideale di 14–16 °C, per esaltare appieno il suo bouquet.
Curiosità: lo "sbaglio" che ha dato vita all’Amarone
Pochi sanno che il celebre Amarone della Valpolicella è nato proprio da un Recioto… “sfuggito di mano”. Una fermentazione completata per errore ha trasformato un vino dolce in un vino secco, potente e amarognolo, da cui il nome.
Ma mentre l’Amarone ha conquistato il mondo, il Recioto resta l’anima antica della Valpolicella: dolce, elegante, e profondamente legato alla terra che lo ha visto nascere.
Travino FAQ - Domande più frequenti sul Recioto della Valpolicella
Che cos’è il Recioto della Valpolicella?
È un vino rosso dolce italiano DOCG prodotto nella Valpolicella (provincia di Verona) con uve autoctone come Corvina, Corvinone e Rondinella, ottenuto tramite appassimento delle uve e interruzione della fermentazione per lasciare uno zucchero residuo.
Quali sono i vitigni utilizzati per il Recioto della Valpolicella?
I vitigni principali sono Corvina Veronese (45‑95 %), Rondinella (5‑30 %) e Corvinone (può sostituire Corvina entro certi limiti); si possono aggiungere anche altri vitigni autoctoni approvati fino a un massimo.
Qual è la zona di produzione del Recioto della Valpolicella?
La produzione è autorizzata in diversi comuni della provincia di Verona, inclusi quelli della Valpolicella Classica (Fumane, Marano, Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio) e della Valpantena, con menzioni territoriali specifiche.
In cosa differisce il Recioto dell’Amarone della Valpolicella?
Pur usando uve simili, il Recioto è dolce perché la fermentazione viene interrotta per mantenere zuccheri residui; l’Amarone invece fermenta completamente ed è un vino secco.
Quali caratteristiche organolettiche presenta?
Colore rubino intenso che tende al granato con l’invecchiamento. Profumi ricchi di frutta matura, prugna secca, ciliegia sotto spirito, spezie dolci (vaniglia, cacao) e tono balsamico. Al palato: dolcezza piena ma ben bilanciata con acidità, struttura morbida, persistenza aromatica.
Qual è la temperatura e il bicchiere ideali per degustarlo?
Va servito a circa 14‑16 °C in calici ampi che permettano al vino di esprimere i profumi complessi. Se possibile, dare un momento per ossigenarsi nel bicchiere.
Quanto dura il Recioto della Valpolicella? Si può invecchiare?
Sì, è un vino che può invecchiare bene. Le versioni di alta qualità possono mantenersi per 10 anni o più, evolvendo profumi da frutta secca, composte, spezie mature.
Con quali cibi si abbina meglio il Recioto della Valpolicella?
Ideale con dessert al cioccolato fondente, crostate, dolci secchi e frutta secca. Anche con formaggi stagionati o erborinati e con mostarde o confetture per contrasto dolce‑salato. Può essere degustato anche come vino da meditazione.
Che differenza c’è tra “Classico” e “Valpantena” nel Recioto della Valpolicella?
“Classico” è la sottozona storica della Valpolicella nei comuni tradizionali; “Valpantena” è una specifica valle geografica. Le menzioni servono a indicare provenienza più precisa e caratteristiche territoriali, ma il disciplinare è lo stesso per entrambe le versioni.
Perché scegliere un Recioto della Valpolicella DOCG e dove trovarlo nella selezione di Travino?
Perché è un vino dolce DOCG che unisce storia, struttura e aromi complessi, perfetto per occasioni speciali o come vino da dessert. Scopri la nostra selezione di Recioto della Valpolicella su Travino per confrontare produttori, sottozone e abbinamenti ideali.