Oltrepò Pavese Metodo Classico

Storia e origine 

L'Oltrepò Pavese, situato nella parte meridionale della Lombardia, ha una lunga tradizione vinicola che risale a epoche antiche. Questa regione, spesso definita "la culla del Pinot Nero italiano", ha guadagnato nel tempo un ruolo di rilievo nella produzione di spumanti di alta qualità. L'Oltrepò Pavese Metodo Classico nasce dall'antica tradizione della spumantistica italiana e ha ottenuto la denominazione DOCG nel 2007, elevandosi a una delle espressioni più nobili di spumante italiano. Il metodo classico utilizzato per la produzione si basa sulla méthode champenoise, che prevede una seconda fermentazione in bottiglia, conferendo complessità e raffinatezza al vino. 

Il territorio e clima 

Il territorio dell'Oltrepò Pavese è caratterizzato da colline dolci che variano tra i 150 e i 300 metri di altitudine. Questa conformazione geografica, insieme alla protezione fornita dagli Appennini a sud e all'influenza delle fresche correnti settentrionali, crea un microclima ideale per la viticoltura. Le estati calde e le notti fresche garantiscono una maturazione lenta delle uve, indispensabile per ottenere vini con una spiccata acidità e una complessità aromatica distintiva​. I suoli dell'Oltrepò Pavese sono prevalentemente composti da argilla, calcare e marne, che offrono un equilibrio perfetto per lo sviluppo del Pinot Nero, il vitigno principe della regione. Le caratteristiche del suolo, combinate con l'escursione termica, favoriscono lo sviluppo di aromi intensi e una freschezza vivace, elementi fondamentali per la produzione di spumanti di alta qualità​. 

Caratteristiche sensoriali 

Il Pinot Nero, che deve costituire almeno il 70% delle cuvée dell'Oltrepò Pavese Metodo Classico, regala spumanti eleganti e complessi. Al naso, questi vini offrono un bouquet di frutti rossi freschi, come fragola e ciliegia, accompagnati da note floreali di rosa e violetta. Il lungo affinamento sui lieviti, che può variare da 15 a 24 mesi, conferisce al vino i caratteristici aromi di crosta di pane, pasticceria e nocciola​. La versione rosé, spesso commercializzata con il marchio Cruasé, esalta ulteriormente il carattere del Pinot Nero, offrendo sfumature più intense di frutti rossi e una struttura più decisa, ideale per accompagnare piatti robusti. La freschezza e la vivace acidità sono elementi chiave che conferiscono agli spumanti dell'Oltrepò Pavese un'incredibile bevibilità e un ottimo potenziale di invecchiamento. 

L'Oltrepò Pavese in cucina 

L'Oltrepò Pavese Metodo Classico si presta a numerosi abbinamenti gastronomici grazie alla sua versatilità. Le versioni brut e millesimate sono perfette con antipasti di mare, ostriche e crostacei, poiché la loro acidità pulisce il palato e bilancia la sapidità dei frutti di mare. I rosé, come il Cruasé, sono ideali con piatti più strutturati, come carni bianche o tartare di tonno, grazie alla loro maggiore intensità aromatica e struttura. Inoltre, il Metodo Classico accompagna splendidamente formaggi a pasta dura o semidura, come il Parmigiano Reggiano o il Grana Padano, esaltandone la complessità. In sintesi, l’Oltrepò Pavese Metodo Classico è un vino che riesce a rappresentare appieno la tradizione e l’evoluzione della spumantistica italiana, offrendo al consumatore un’esperienza sensoriale di altissimo livello.